Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

I 100 anni dell’indipendenza dell’Albania, una mostra storico - culturale

Inaugurazione il 22 novembre, alle ore 17, nella Sala Laurana della Prefettura di Pesaro. Nel territorio provinciale la popolazione albanese è la più numerosa tra quelle non comunitarie, con 5.984 cittadini

PESARO – “I 100 anni dell’indipendenza dell’Albania” (28 novembre 1912 – 28 novembre 2012) è il titolo di una mostra storico – culturale che verrà inaugurata giovedì 22 novembre, alle ore 17, nella Sala Laurana della Prefettura Pesaro. L’iniziativa, patrocinata da Comune di Pesaro, Provincia di Pesaro e Urbino, Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) - Cisl Pesaro e Urbino, Iscos Marche onlus e Arcidiocesi di Pesaro (Ufficio pastorale sociale e del lavoro), in collaborazione con la Casa interculturale della Pace di Pesaro, è stata organizzata da Klarita Grazhdani (mediatore interculturale europeo, esperta in politiche dell’immigrazione e co-presidente dell’Anolf Pesaro e Urbino) e Gianluigi Storti (co – presidente e rappresentante legale Anolf Pesaro e Urbino), con progetto grafico e allestimento dell’artista albanese Gjergj Kola.

La comunità albanese è la più numerosa nel territorio provinciale tra i Paesi non comunitari: nel 2011, come evidenzia l’Annuario statistico provinciale, erano regolarmente presenti 5.984 cittadini (3.250 uomini e 2.734 donne), seguiti dai cittadini del Marocco (5.741) e della Moldova (2.934). Da qui la volontà degli organizzatori della mostra di far comprendere meglio, attraverso dipinti, foto, documenti, costumi popolari, gioielli, cartoline, carte geografiche, una cultura con forti tradizioni e punti di contatto con l’Italia, che spesso scompare dietro ai pregiudizi e ai fatti di cronaca amplificati dai media.
L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa nella sala giunta della Provincia.

“Da tempo – ha detto l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione e politiche giovanili Alessia Morani - la comunità albanese vive e lavora insieme a noi e fa parte del tessuto economico, sociale e culturale del territorio. Abbiamo in corso tanti progetti con l’Albania, legati alle politiche giovanili e alla mobilità adriatica attraverso i porti, visto che il nostro territorio si inserisce in quella che dovrebbe essere la Regione Adriatica. La mostra rientra dunque in un rapporto di collaborazione in cui crediamo e nel quale anche la Regione Marche ha investito molto con vari progetti”.

“Abbiamo voluto condividere con i cittadini della provincia la storia della nostra terra e del nostro popolo – ha detto  Klarita Grazhdani –, anche a seguito di un progetto del liceo scientifico Marconi di Pesaro su storia e memoria. Le ricerche sui luoghi della guerra e della liberazione, sviluppate autonomamente dalla scuola di Pesaro e da un liceo scientifico di Tirana, sono state scambiate in occasione dell’incontro tra una delegazione italiana e quella albanese a Tirana. In Albania il 50% della popolazione parla la lingua italiana e la comunità albanese è la più integrata in Italia. Tanti anche gli studenti laureati ad Urbino, Milano e Bologna. L’esposizione rappresenta dunque molto più di una mostra”.

“L’integrazione – ha sottolineato Gianluigi Storti – è possibile solo attraverso il confronto e la reciproca conoscenza. L’Albania ha una storia interessante e ricca, sia dal punto di vista culturale che geo-politico. Inoltre, va presa come modello di armonia tra le religioni, visto che le tre religioni ufficiali (ortodossa, cattolica e islamica) dialogano e si rapportano in un clima gioioso, condividendo anche le feste”.

Presente alla conferenza stampa anche l’artista albanese Gjergj Kola che ha curato l’allestimento della mostra (sarà presente una sezione con i suoi dipinti), molto conosciuto nel suo paese ed in Grecia, dove è vissuto per anni prima di trasferirsi in Italia.
L’esposizione, ad ingresso libero, si protrarrà fino al 5 dicembre.

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