«Lo Stato strangola i cittadini e taglia i servizi utilizzando Comuni, Province e Regioni». È sul piede di guerra Palmiro Ucchielli, alla guida dell’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino e presidente dell’Upi Marche (l’Unione delle Province italiane). Nel mirino, naturalmente, i tagli agli enti locali previsti dalla Finanziaria 2003 prevista dal governo Berlusconi.
«È un atto assurdo, provocatorio e incostituzionale - attacca Ucchielli - I soldi che i cittadini versano allo Stato centrale con le loro tasse vanno ripartiti, come stabilisce il nuovo dettato della Costituzione, in base ai compiti, alle responsabilità e alle funzioni dei diversi livelli dello Stato (Comuni, Province e Regioni) senza penalizzare nessuno».
E annuncia battaglia: «Sferreremo una mobilitazione politica e istituzionale senza precedenti per modificare queste misure restrittive che penalizzano i cittadini. Ma la battaglia sarà anche legale per il rispetto della Costituzione che, attraverso le autonomie locali, avvicina non solo i poteri e le funzioni ai cittadini ma anche le risorse finanziarie. E invece con la nuova Finanziaria avverrà esattamente il contrario, costringendo così gli enti locali ad aumentare la pressione fiscale».