Comunicati stampa |
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Giunta congiunta Provincia - Comune di Fossombrone, totale intesa sulle esigenze del presente e sulle strategie per il futuro

Sottolineata l’importanza di lavorare insieme in una fase drammatica per gli enti locali, in cui vengono affidate sempre meno risorse ai territori. Pista ciclabile, ferrovia, ospedale e biblioteca alcuni dei temi trattati

FOSSOMBRONE – Sono usciti molto soddisfatti, il presidente della Provincia Matteo Ricci ed il sindaco di Fossombrone Maurizio Pelagaggia, dalla giunta congiunta svoltasi alla Quadreria Cesarini. Un’intesa totale è stata raggiunta su molte questioni del presente ma anche sulle esigenze di pianificazione per il futuro. E a colpire favorevolmente il presidente Ricci è stata anche la disponibilità del sindaco Pelagaggia e della sua giunta a svolgere un ruolo attivo, “senza limitarsi a fare richieste ma offrendo la compartecipazione finanziaria del Comune su progetti di interesse per la comunità forsempronese”.

Tra questi, la manutenzione di due tratti della Flaminia di competenza provinciale ma che attraversano la città: quello da Largo Caio Gracco alla curva di Wilson (i cui lavori, come assicurato dall’assessore provinciale Massimo Galuzzi, inizieranno la prossima settimana) e quello da “Le Mosse” alla “Croce” (con progetto già pronto e fondi disponibili, attualmente però bloccati dal patto di stabilità). Accordo anche sulla realizzazione di una rotatoria all’uscita Fossombrone ovest, per la quale la Provincia si è impegnata a realizzare il progetto ed il Comune di Fossombrone a cofinanziare l’opera al 50%, visto che l’incrocio è servito non solo dalla strada provinciale ma anche da quella comunale.

“In una fase drammatica per gli enti locali, quella dell’antifederalismo, in cui si affidano sempre meno risorse ai territori per coprire il bilancio dello Stato – ha detto il presidente Matteo Ricci – una stretta collaborazione tra enti è fondamentale. Nonostante il periodo difficile, non abbiamo messo da parte la voglia di progettare e pianificare il futuro”.

La viabilità è rimasta al centro dell’attenzione con la richiesta del sindaco Pelagaggia di conoscere le intenzioni della Provincia riguardo alla pista ciclabile nel tratto ex ferrovia Fano – Urbino, dicendosi disponibile, anche in questo caso, a compartecipare al progetto per la parte del territorio di Fossombrone “visto che la pista passerebbe in mezzo alla campagna, a fiumi e boschi, elevando la qualità della vita”.
“Il consiglio provinciale – ha ricordato Ricci – ha approvato il 28 luglio le linee guida del Piano strategico ‘Provincia 2020’, dopo una fase di partecipazione durata un anno. Nel piano, che verrà inviato a tutti i Comuni, sono contenuti obiettivi strategici anche in vista delle risorse europee che verranno stanziate nel settennato 2013 – 2020. La ciclabile Fano – Urbino è tra questi obiettivi”. Ben chiare, al riguardo, le prossime tappe: “La Regione dovrà adeguare il proprio piano infrastrutturale alla luce del piano da noi approvato. Successivamente è necessaria, sempre da parte della Regione, una richiesta di dismissione della vecchia tratta ferroviaria, per arrivare quindi ad una trattativa con le Ferrovie allo scopo di ottenere la linea in concessione gratuita. Il finanziamento della ciclabile potrà avvenire per un primo tratto simbolico con risorse della Provincia, dei Comuni di Fossombrone e Serrungarina che si sono detti disponibili e di altri Comuni che vorranno partecipare, mentre per la parte più consistente punteremo sui fondi europei, come avvenuto con successo per altre opere. La pista potrà essere realizzata sul vecchio sedime della ferrovia, coprendolo con massicciata o con lastre in cemento”.

Ma al centro della pianificazione strategica c’è anche il rilancio del treno. “Per non rimanere isolati – ha incalzato di nuovo Ricci - dobbiamo legarci ai nodi dell’alta velocità, che per la nostra provincia sono Bologna al nord e Roma e Firenze ad ovest. La priorità delle priorità è il prolungamento della tratta ferroviaria Pergola – Fabriano in direzione Fossombrone - Urbino. Da Pergola a Fossombrone ci sarebbero solo 14 chilometri di nuova ferrovia, Fossombrone diventerebbe una stazione ferroviaria e cambierebbe drasticamente la viabilità nella nostra provincia, perché vorrebbe dire collegare le aree interne a Roma. Fabriano non sarà più soltanto il nodo di scambio per la provincia di Ancona ma anche per quella di Pesaro e Urbino verso Roma. Non intendiamo inoltre rinunciare ad un collegamento Fano – Urbino in direzione Firenze, in un tracciato nuovo a fianco della strada Fano - Grosseto.   

Nella giunta congiunta è stato riservato un ruolo centrale anche alla sanità: Provincia e Comune si sono detti concorsi sulla salvaguardia dell’ospedale civile di Fossombrone, così come di altri piccoli ospedali che dovrebbero poter mantenere, anche dopo il riordino della sanità, la loro funzionalità al servizio della comunità locale per prestazioni di bassa e media complessità e per l’emergenza. “Se i piccoli ospedali verranno trasformati in lungodegenze – ha detto Pelagaggia – la sanità del territorio provinciale ne soffrirà perché i già intasati ospedali di Pesaro e Fano non potranno sobbarcarsi anche la sanità dell’alta valle del Cesano. Vorremmo mantenere i servizi che abbiamo, che sono pienamente utilizzati dalla popolazione”. Al riguardo Ricci ha evidenziato come,  nello studio per l’individuazione dell’area del nuovo ospedale, a cui anche la Provincia ha collaborato, “si è rafforzata la convinzione che gli ospedali di polo devono continuare a svolgere un ruolo importante in primo luogo per l’emergenza. Pur nella necessità di una razionalizzazione, ci troviamo concordi con il Comune di Fossombrone sulla necessità di mantenere un ruolo specifico per i piccoli ospedali di polo”.

Infine, attenzione è stata dedicata al progetto della nuova biblioteca Passionei, per il quale il Comune ha già richiesto un contributo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano (alla Provincia è stato chiesto solo un sostegno “morale”), così come la gestione demaniale della foresta delle Cesane, passata al Comune dopo l’abolizione della Comunità Montana, senza che venissero però assegnati contributi per tale gestione. La Provincia ha assicurato che distaccherà un dipendente per il lavoro di rilascio dei tesserini per la raccolta di funghi e tartufi.

Al termine della giunta il sindaco Pelagaggia ha donato al presidente Ricci una copia di una moneta dei primi del 1500, fatta coniare da Guidubaldo da Montefeltro, con lo stemma della città di Fossombrone da un lato e quello dei Montefeltro dall’altro.

torna all'inizio del contenuto