PESARO – 35 giovani (di età compresa tra i 20 e i 34 anni ) della provincia di Pesaro e Urbino faranno presto le valigie per svolgere un’esperienza di formazione-lavoro di tre mesi in Francia, Irlanda, Finlandia, Spagna e Polonia grazie al progetto Leonardo “Eurotraining”, promosso dall’Amministrazione provinciale insieme a vari soggetti partners (Comune di Pesaro, Comune di Urbino, Ersu di Urbino, Camera di Commercio, Assindustria, Confesecenti, Centri per l’impiego e la formazione di Pesaro, Fano ed Urbino, associazioni culturali “Marasma” e “Vebaccademia Europea”) e approvato dalla Commissione europea.
Chi è interessato a questo tipo di esperienza può consultare il bando sul sito www.provincia.ps.it/go e presentare la domanda di partecipazione entro il 25 ottobre 2004. Grazie al contributo di 120 mila euro messo a disposizione dalla Commissione europea, i giovani selezionati avranno la possibilità di effettuare tirocini professionali di preparazione al lavoro nei settori amministrativo-contabile, nuove tecnologie, servizi per i giovani e i bambini, turismo e ambiente.
“Come amministrazione provinciale – ha evidenziato il presidente Palmiro Ucchielli durante il recente incontro in Provincia con i partner locali del progetto - abbiamo sempre considerato i giovani una risorsa e intendiamo potenziare tutte le iniziative in grado di migliorare le loro competenze professionali, la conoscenza delle lingue straniere, la crescita personale, la consapevolezza interculturale, le reti di contatti utili all’inserimento lavorativo. Abbiamo creato, già nella precedente legislatura, un apposito Ufficio politiche giovanili e comunitarie ed un Servizio Mobilità giovanile europea, che ha consentito a centinaia di giovani di fare esperienze di studio e lavoro all’estero. Ora intendiamo fare un passo avanti”.
Un ulteriore obiettivo, sottoposto agli altri partner del territorio, è quello di presentare alla Commissione Europea, per il 2005, due progetti “Leonardo Eurotraining”, uno per “inviare” giovani in Europa, l’altro per accogliere ragazzi provenienti da paesi europei. “L’ospitalità dei giovani europei non costa nulla alle imprese – ha ricordato Ucchielli – e può rappresentare una bella esperienza di integrazione: le aziende potranno avere al loro interno ragazzi preparati, mentre questi ultimi potranno conoscere realtà diverse da quelle dei loro paesi”.