Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Giorno del Ricordo” celebrato dai consigli provinciale e comunale in seduta congiunta

Presenti autorità civili, militari, religiose ed il presidente della Comunità degli italiani di Rovigno Gianclaudio Pellizzer che ha evidenziato i saldi rapporti con Pesaro ed il territorio provinciale

PESARO – “Questa ricorrenza è importante per noi, il nostro territorio è stato martoriato, ha subito l’esodo, gli infoibamenti. Io rappresento la terza generazione, non abbiamo vissuto da vicino la tragedia, ma abbiamo il compito di parlarne alle generazioni future, affinché eventi così terribili non accadano più. Posso dire che con caparbietà abbiamo saputo mantenere sui territori dell’Istria e della Dalmazia la cultura italiana, abbiamo una casa editrice, un giornale, radio, tv. A Rovigno il 20% della popolazione è italiana e la nostra è la più attiva tra le 52 comunità della Slovenia e Croazia”.

Lo ha sottolineato il presidente della Comunità degli italiani di Rovigno, Gianclaudio Pellizzer, intervenuto alla seduta congiunta del consiglio provinciale e comunale in occasione del “Giorno del Ricordo”, che ogni anno rinnova la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Pellizzer, che ha ricordato il legame esistente da 28 anni tra i porti di Pesaro e Rovigno grazie alla regata velica, è stato salutato dal prefetto Attilio Visconti, dal presidente della Provincia Matteo Ricci e dai presidenti del consiglio comunale Ilaro Barbanti e provinciale Luca Bartolucci. “Alla Comunità italiana di Rovigno – ha detto Bartolucci - siamo grati per aver tutelato e conservato, in anni difficili, la cultura italiana. Conosciamo le sofferenze e le fatiche, ma anche l’orgoglio con cui vi sentite italiani. La vostra comunità è oggi una realtà sociale e politica rilevante per le istituzioni democratiche croate ed auspichiamo che la prossima entrata nell’Unione europea permetta un ulteriore passo verso l’integrazione tra le genti della vostra martoriata terra e proficui rapporti con le nostre genti, superando tante divisioni storiche”.

Presenti alla cerimonia autorità civili, militari e religiose, oltre ad un gruppo di studenti e ad una rappresentanza degli esuli giuliano – dalmati che vivono nel territorio provinciale. “Il Giorno del Ricordo – ha evidenziato la vice presidente del consiglio comunale Caterina Tartaglione – non solo obbliga tutti noi a fare memoria di un tragico momento storico, ma rappresenta anche un’opportunità per giungere ad una ricostruzione storica sempre più veritiera”. Si è quindi soffermata sull’importanza di educare i giovani alla giustizia e alla pace. “Anche allora ci sono state persone che hanno contribuito alla costruzione di una cultura democratica, fino a dare la loro vita per questo”.

Hanno poi preso la parola Eugenio Vagnini (rappresentante degli esuli giuliano – dalmati della provincia di Pesaro e Urbino) e lo storico Paride Dobloni, che ha offerto ai presenti un’interessante e approfondita lezione, ripercorrendo le tappe che hanno condotto all’eccidio delle foibe. La cerimonia si è conclusa con uno scambio di doni da parte della Provincia e del Comune di Pesaro con il presidente della Comunità italiana di Rovigno Pellizzer, mentre allo storico Dobloni, che ha tenuto un’approfondita lezione anche in occasione della “Giornata della Memoria”, il presidente Ricci, il prefetto Visconti ed il presidente del consiglio comunale Barbanti hanno donato due opere delle “Ceramiche Bucci”.

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