Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Friedman: «Dalla rivoluzione verde la nostra salvezza»

Il noto giornalista del New York Times premiato con l’ “Urbino Press Award 2009” a Palazzo Ducale

URBINO – «Conosco la tradizione di Urbino, terra storica di incontri diplomatici, accademici e culturali. Per questo sono convinto di essere stato un cittadino urbinate nella mia vita precedente. Vi ringrazio perché oggi, con il vostro Premio, mi avete riportato a casa di nuovo». Con l’ironia che lo contraddistingue Thomas Friedman, editorialista di punta del New York Times e scrittore di fama mondiale, ha ricevuto questa mattina l’ “Urbino Press Award 2009”, il riconoscimento conferito dall’ Italia ai grandi interpreti del giornalismo americano, giunto quest’anno alla quarta edizione. Dalle “Grandi cucine” di Palazzo Ducale, l’opinion leader globale e guru della “rivoluzione verde” ha illustrato alla platea il celebre paradigma preconizzato in “Caldo, piatto e affollato”, suo ultimo bestseller uscito lo scorso aprile in Italia: «La Citigroup e la calotta polare antartica – ha spiegato - si sono fuse contemporaneamente. Non è stata una fatalità: Mercato e Madre Natura sono state governate dalla stessa cattiva contabilità». In entambi i casi, per Friedman, sono stati privatizzati i guadagni e socializzate le perdite. “Così – continua tra giochi di parole – Bear Stearns (banca d’affari americana fallita nel 2008) e i Polar Bears (gli orsi polari) sono scomparsi nello stesso momento. I nostri figli dovranno pagare il conto». Perché la generazione di oggi, quella delle “cavallette”, ha mangiato e polverizzato tutte le risorse disponibili. «Il mondo è “caldo” – ha puntualizzato il giornalista - per il surriscaldamento del clima, “piatto” per la globalizzazione e “affollato” da milioni di persone che ambiscono al  tenore di vita degli americani». Un pianeta a rischio estinzione, esposto alle petro-dittature e alla perdita delle biodiversità. Ma c’è spazio per la ricetta della salvezza, che si traduce in opportunità: «Il Paese che sarà in grado di padroneggiare l’energia pulita, abbondante ed economica – ha concluso - sarà quello che imporrà la sua leadership, con un livello di sicurezza maggiore ed aziende innovative. La sfida è aperta a tutti».  
A fare gli onori di casa gli stilisti e sponsor del Premio Piero e Giacomo Guidi che, insieme al presidente dell’ “Urbino Press Award” Giovanni Lani, hanno donato al columnist del New York Times l’ “Ala di acciaio”, scultura simbolo della città realizzata da Terenzio Pedini. Un saluto particolare al vincitore è arrivato dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, al suo ultimo impegno istituzionale: «Sono onorato che sia proprio questa prestigiosa iniziativa a concludere il mio mandato. E’ un appuntamento unico per la promozione del nostro territorio a livello internazionale». A complimentarsi con Friedman anche il sindaco di Urbino Franco Corbucci, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino Alberto Drudi, la direttrice di Aspin 2000 Gisella Bianchi e il ministro consigliere per gli Affari Pubblici dell’ambasciata degli Stati Uniti in Italia Anne Callaghan. Al termine della cerimonia “vetrina” per l’eccellenza enogastronomica provinciale, con buffet curato da Associazione ristoratori e Comune di Acqualagna.

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