«È meglio che Alessandro Fiumani pensi alla tripla tassa che è stata imposta ai cacciatori. Un bel regalo del governo Berlusconi. E poi, come tutti i cittadini, se ha qualche buona idea per il nostro Forum si faccia avanti».
Risponde per le rime il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli al vicepresidente provinciale di Alleanza nazionale, nonché presidente dell’associazione Cpa (Caccia, pesca e ambiente), che ha sollevato polemiche sul “luogo” di ascolto che si sta formando in viale Gramsci per dare voce alle proposte e alle idee dei cittadini.
E la replica si sposta sul fronte venatorio. Contro l’aumento della tassa di concessione governativa per la licenza di caccia.
«Un provvedimento iniquo» protesta Ucchielli, che non ha perso tempo e ha inviato una richiesta di abrogazione dell’aumento al presidente del consiglio dei ministri e per conoscenza al ministro di economia e finanze, al ministro delle politiche agricole e alle associazioni venatorie nazionali, regionali e provinciali.
«Il suo governo - scrive Ucchielli a Berlusconi - ha più volte promesso modifiche sostanziali alla legge 157/92, assicurando che avrebbe ampliato i periodi di caccia e semplificato le modalità di accesso agli ambiti per consentire un’attività venatoria libera su tutto il territorio. Finora nulla è cambiato. La vera strategia del governo è quella di strangolare la caccia con un continuo aumento dei costi che produrranno effetti devastanti sulle associazioni venatorie e una notevole diminuzione degli iscritti, arrivando così alla privatizzazione di questa attività».
«Ribadisco pertanto - conclude Ucchielli - la necessità di rivedere il decreto legge n.7 del 31 gennaio 2005 abrogando le modifiche relative all’aumento della tassa».