Il 1° agosto la giunta della Comunità montana dell’Alta Valmarecchia si è incontrata con il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, senatore Palmiro Ucchielli. Durante la riunione sono state affrontate varie problematiche dell’Alta Valmarecchia (interventi della Provincia nei vari settori, ammodernamento ex SS 258, manutenzione fiume, segnaletiche ditte, piscina/palestra, programmazioni autorità di bacino) sulle quali si continuerà a lavorare insieme nei prossimi mesi, individuando nella Comunità montana l’ambito di programmazione e coordinamento degli interventi della Provincia in Alta Valmarecchia.
Nell’incontro si è in particolare affrontato il problema della decisione delle Poste Italiane (di proprietà del Ministero del Tesoro) di chiudere, con decorrenza 31.10.2001, gli uffici postali di Maciano, Soanne, Montemaggiore, San Donato e Ponte Molino Baffoni, che erano già aperti in giorni e orari limitati, e il dimezzamento dell’orario dell’Ufficio di Casteldelci.
La Comunità montana ha ribadito la posizione degli enti locali (già espressa nell’incontro avuto il 31.07.2001 con il Direttore di Poste Italiane di Pesaro e Urbino, ingegner Arancio), di assoluta contrarietà e opposizione alla decisione presa da Poste Italiane, che penalizza fortemente la popolazione dell’Alta Valmarecchia, creando un vero e proprio disservizio, del quale ne pagheranno le maggiori conseguenze la popolazione anziana, vista, tra l’altro, l’insufficienza dei servizi di trasporto pubblico.
E’ inspiegabile l’atteggiamento della Direzione delle Poste di non voler ricercare soluzioni accettabili pur possibili, di fronte anche alla disponibilità degli enti locali di collaborare (anche per il pagamento degli affitti degli uffici) e di discutere forme di razionalizzazione accettabili per la popolazione e il territorio.
Così come non è stato dimostrato dalle Poste per quale motivo su 12 uffici postali che verrebbero chiusi a livello provinciale, 5 sono in Alta Valmarecchia.
La Comunità montana, riservandosi, insieme ai Comuni, d’impugnare i provvedimenti di chiusura delle Poste davanti al Tar, ha chiesto al Presidente della Provincia d’intervenire, essendo un problema provinciale e particolarmente grave e inaccettabile per l’Alta Valmarecchia.
Il Presidente della Provincia, concordando pienamente con i Comuni interessati e la Comunità Montana sulle giuste ragioni dell’Alta Valmarecchia, promuoverà specifiche iniziative al fine di far modificare le decisioni assunte da Poste Italiane, sottolineando il fatto che la riorganizzazione dei servizi pubblici (come sono le Poste) deve essere concertata comunque con gli enti locali (obbligo che tra l’altro prevede per le zone montane la legge n. 97/94) che hanno il diritto-dovere di governare la propria comunità e di tutelare gli interessi generali della popolazione. Pertanto si chiede al Governo e al ministero del Tesoro di eliminare tali disagi e disservizi per le comunità delle aree interne i cui diritti non sono dissimili da quelli degli altri cittadini del nostro territorio provinciale.
Novafeltria-Pesaro, 2 agosto 2001