Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Foglia, Ricci: «Già intervenuti d’urgenza, pronti al dragaggio, la Regione ci dica come»

In via Gramsci il vertice sul nodo dragaggio. «Progetto pronto, ora l’autorizzazione per partire con gli interventi»

PESARO – Ha lanciato l’allarme nei giorni dell’emergenza neve, Matteo Ricci, sul gigantesco tappo di ghiaia che ostruiva la foce del Foglia. Mettendo in moto subito il meccanismo: lavori decretati con somma urgenza, portati avanti anche di notte, per liberare quasi 3mila metri cubi di materiale e pulire il fiume. Il presidente della Provincia ribadisce questa mattina, nel vertice in via Gramsci con gli operatori delle attività cantieristiche (presenti i rappresentanti di Lega navale Pesaro, Unionfiume e Lni, oltre al presidente del quartiere Porto-Soria Marco Zeppa, ndr) che «sono stati spesi soldi che non avevamo (35mila euro, ndr). Ora vanno nel conto delle risorse che dovrebbe rimborsare il governo per l’emergenza neve. E speriamo che ciò accada. Così facendo, abbiamo salvaguardato e tutelato i 50mila euro che la Regione ha deciso di stanziare per il progetto di dragaggio. Proprio perché vogliamo risolvere la questione, che si trascina da tempo». C’è il progetto ma il nodo, ora, sta nell’esito del procedimento. Che va chiuso entro breve, - anche se al momento è  in attesa della conclusione della verifica di Via (valutazione impatto ambientale) - per partire ad aprile con i lavori e liberare prima dell’estate le 1000 barche intrappolate nel fiume. Gli uffici di via Gramsci sono pronti, ma restano in attesa del parere regionale. Continua Ricci: «Stiamo facendo un lavoro di raccordo con l’autorità di Bacino e con il segretario Mario Smargiasso. Siamo disponibili al confronto e la soluzione più indicata sarebbe stoccare il materiale in un sito provvisorio, al di fuori dell’alveo, che potrebbe essere riutilizzato anche per altri lavori pubblici». Tradotto: riaprire il fronte burocratico significa perdere il treno, riprendere tutto da capo, richiedere l’autorizzazione paesaggistica e la valutazione d’incidenza. Con tempi, probabilmente, biblici. Per cui gli enti vogliono concordare insieme una «prescrizione sul progetto originario, per stoccare provvisoriamente il materiale in un sito da individuare», evitando in tal modo di ricollocarlo dentro l’alveo (come in un primo momento era stato previsto, ndr). E chiudere la partita. «E’ questa la strada più veloce», conferma il dirigente provinciale Stefano Gattoni. Che insieme a Lorena Gabrielli, rappresentante della Regione presente questa mattina in Provincia, si siederà al tavolo con Smargiasso ad Ancona, la prossima settimana, per chiudere la questione.
 

torna all'inizio del contenuto