Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Festival, John Dalli tra salute e qualità della vita

Il commissario europeo: «Investiamo sulla prevenzione». Almerino Mezzolani: «La sanità del futuro sarà diversa da ciò che c’è stato finora»

URBINO – John Dalli, commissario europeo alla Salute, prima taglia il nastro dell’Urbino International Center («contenitore di progetti per l’internazionalizzazione del territorio, un ponte tra Urbino, la provincia e l’Europa»). a Palazzo Corboli, insieme a Matteo Ricci, Stefano Pivato e Giancarlo Sacchi. Poi, nel convegno a Economia con il mondo della sanità, dà la sua ricetta per la qualità della vita applicata alla dimensione della salute. Occorre, in primis, insistere nel «contrasto a tabagismo, alcolismo e obesità». E cambiare la prospettiva del sistema sanitario. «Va bene curare, ma investiamo sulla prevenzione. Perché così si riduce anche la pressione sul sistema e sulla spesa». Arrivare, dunque, al «benessere come stile di vita», concetto che presenta legami stretti con il modello di Bes lanciato dal festival. Anche perché, ricorda il commissario, «da anni l’Ue, nelle sue politiche, accanto alla definizione dell’aspettativa di vita, ha inserito la qualità della vita». In definitiva: «Senza salute non può esserci sostenibilità. Sono certo che da Urbino e dal festival arriverà un contributo prezioso». Concetti condivisi dal preside di Scienze motorie Vilberto Stocchi, che insiste sull’importanza dell’attività fisica: «Solo in Italia, si spendono 12 miliardi di cure per i malati di diabete. E con i tagli alla sanità, in futuro sarà sempre più difficile. Importante, dunque, prevenire. Il nostro ateneo si caratterizza per l’impegno sul tema dell’esercizio fisico e della qualità della vita. Siamo una realtà pilota per master e ricerca, anche grazie alla Regione. E vogliamo ancora crescere». L’assessore regionale Almerino Mezzolani aggiunge: «Il sistema sanitario che abbiamo conosciuto finora, in futuro non esisterà più. I trasferimenti e i fondi sono stati ridotti e scenderanno ancora». Per cui: «Senza svendere nulla, occorrono sinergie nuove tra pubblico e privato, con il coinvolgimento del no-profit e dell’associazionismo. Perché il modello attuale, dobbiamo esserne consapevoli, non reggerà. Per la nostra provincia la proposta è un modello di sanità avanzato, incentrato su strutture leggere e moderne. Questo è il futuro». E sull’aspettativa di vita: «Il governo – conclude l’assessore – ci ha indicato come Regione dove insediare l’agenzia della longevità. Partirà dopo l’estate. Saremo il luogo a cui l’Italia guarderà per rendere attiva la longevità degli anziani, che sono una grande risorsa anche per il tessuto sociale». Infine, messaggio al commissario europeo alla Salute. «Contiamo sul rapporto stretto tra le Marche e le istituzioni comunitarie». Al dibattito, sono intervenuti anche Luciano Carrino, presidente Kip International School and Deputy e Joseph Mifsud, presidente Euro-mediterranean University.    

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