Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

«Ferrovia Fano-Urbino, un’idea progettata dieci anni fa»

Il presidente della Provincia risponde a un cittadino che avanza suggerimenti per pista ciclabile e binari dismessi

Filo diretto tra la Provincia e un cittadino sensibile ai lavori pubblici, tra piste ciclabili e ferrovie da ripristinare. Ai suggerimenti arrivati per email in viale Gramsci, il presidente Palmiro Ucchielli risponde, oltre che all’interessato, anche sugli organi di informazione locale.

“Ho avuto modo di apprezzare la bella ciclabile che l’Amministrazione di Pesaro ha appena realizzato fino a Fosso Sejore lungo la spiaggia (manca solo un collegamento di circa 150 metri) - scrive Roberto Ortensi -. Mi domando come mai Fano che avrebbe dovuto occuparsi dell’altro tratto è ancora ferma al palo. Mi domando come mai un progetto che si sarebbe dovuto realizzare con una certa contemporaneità non ha suscitato nemmeno un vostro interessamento nei confronti dell’Amministrazione fanese (per coprire poi una lunghezza di poco più di 4 chilometri). Non c’è niente da fare, non ci si riesce. Spero possiate darmi notizie più confortanti. “Di seguito vorrei suggerire una mia idea personale. Ho sentito l’intenzione di ripristinare la vecchia linea ferroviaria Fano-Urbino. Non sono d’accordo perché i costi di recupero sono faraonici e gli utenti disposti a usarla ritengo possano essere decisamente pochi. Tuttavia anche questa è un’idea. Visto però che i tempi saranno sicuramente notevoli (anni), pensavo… perché non utilizzare il tratto ferroviario fino a Rosciano (per esempio) ricavando una pista ciclabile-pedonale con dei lastroni di cemento prefabbricato e preformato in modo da incastrarli direttamente sopra i binari in modo che i lastroni stessi siano la carreggiata della pista. Il vantaggio che ne deriverebbe potrebbe essere la facile realizzazione di montaggio mantenendo inalterata la massicciata e i binari per essere riutilizzati in futuro come ferrovia. Sperando di non essere stato insolente, porgo i miei saluti.

Roberto Ortensi, tel. 333 6942377, ortecamp@libero.it”.

 “Ho ricevuto la sua mail e la ringrazio sia per l’apprezzamento dimostrato sia per il suggerimento dato - risponde il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli -. Per quanto riguarda il Comune di Fano, vorrei esporle un breve riassunto di tutta la vicenda ‘ciclabile Pesaro-Fano’. Il progetto nasce dagli uffici della Provincia nel 1999 quando venne proposto alla giunta provinciale, che subito approvò, di usufruire dei contributi regionali legati alla legge 366 del ‘98 per la realizzazione di due importanti collegamenti ciclabili: il primo, già in esercizio da anni, collega frazioni dell’entroterra pesarese come Montecchio, Morciola, Padiglione e Bottega al polo scolastico-sportivo di Pian  del Bruscolo, garantendo così ai giovani un percorso sicuro fuori dal traffico meccanizzato. Il secondo, il collegamento Pesaro-Fano, di grande importanza turistica, è in corso di realizzazione e si concluderà, per quanto riguarda il Comune di Pesaro, entro maggio. Come si sa, il contributo regionale copre il 38% della spesa complessiva mentre il resto doveva essere finanziato dagli enti locali. “Il primo lotto, che comprende tratti nei comuni di Pesaro e Fano, è stato realizzato con contributi delle due Amministrazioni e della Provincia, anche se l’opera non rientrava nelle competenze di questo Ente. La Provincia ha quindi realizzato il progetto, eseguito la direzione dei lavori e contribuito con circa 700.000 euro alla esecuzione del primo lotto. “Il secondo lotto, che doveva saldare l’intero tracciato e quindi concludere il progetto, è stato ulteriormente diviso in due stralci, uno legato al Comune di Pesaro e l’altro al Comune di Fano. La motivazione risiede del fatto che il Comune di Fano, a causa delle alluvioni del 2005, ha dirottato le somme stanziate per la sua quota di finanziamento alla costruzione e all’adeguamento del sistema fognario del suo territorio. “Così ora, mentre il tratto di Pesaro è in via di ultimazione, quello di Fano è ancora in attesa della erogazione dei fondi, pari a 771.000 euro. “Faccio presente che la Regione ha stanziato altri 300.000 euro per lo spostamento della statale 16 Adriatica. “Di recente il Comune di Fano ha proposto, invece di assegnare denaro per l’esecuzione dei lavori, l’alienazione di alcuni immobili di pari valore. L’ipotesi, contemplata dalla legge, è al vaglio degli uffici patrimonio e ragioneria delle due Amministrazioni. Successivamente alla verifica della fattibilità di questa forma di finanziamento, si procederà all’appalto dei lavori e al loro inizio, che dovrà avvenire entro il 2007, pena la perdita del contributo regionale. “Per quanto riguarda infine la sua proposta legata alla ferrovia Fano-Urbino, le segnalo che sono in corso trattative con il Genio militare dell’esercito per una eventuale presa in carico del ripristino della linea. La informo comunque che la sua ipotesi faceva già parte di un progetto elaborato ben dieci anni fa dagli uffici di questa Amministrazione”.

 

 

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