Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: n.g.

Fauna selvatica, verso una gestione europea

Presentato ieri a Roma il volume nato da un progetto cofinanziato da Comunità Europea e Provincia

E’ stata la sede nazionale dell’Upi, Unione Province Italiane, di Roma ad ospitare, ieri, la presentazione del volume “Un processo di valutazione della legislazione europea sulla fauna selvatica”, edito dalla Provincia di Pesaro e Urbino.

A tenere a battesimo la pubblicazione, nata da un progetto cofinanziato dalla Provincia e dalla DG Ambiente della Commissione Europea, il presidente della Provincia, Palmiro Ucchielli, il dirigente del Servizio provinciale Caccia e Pesca, Elisabetta Cecchini, e Marco Bonacoscia, della società di studi ambientali Hystrix di Fano, che ha collaborato alla redazione del volume. Un incontro che ha visto anche la partecipazione di Osvaldo Veneziano, presidente nazionale di Arci Caccia, Fulvio Cantarelli, segretario generale di Libera Caccia, Aldo Silvestroni, segretario nazionale di Enalcaccia, e Mario Spagnesi, direttore dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica.

“Il volume – ha fatto notare Ucchielli – è nato da un progetto ambizioso, che ha visto coinvolti ricercatori, esperti in materia faunistica e rappresentanti delle principali associazioni di cacciatori, agricoltori e ambientalisti, oltre ai preziosi contributi forniti dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica e dalla Fao, che ha messo a nostra disposizione la propria banca dati”.

Un progetto importante, a cui la Comunità Europea ha destinato 80 milioni di vecchie lire, che ha prodotto “un valido strumento di confronto, – ha sottolineato il presidente della Provincia – tra chi ha competenze gestionali e i soggetti coinvolti, in cui si trovano racchiusi una serie di raccomandazioni e suggerimenti di modifica dei regolamenti internazionali. Infatti, muovendo da un’accurata valutazione delle norme europee riguardanti la gestione della fauna selvatica, l’auspicio è quello di approdare alla definizione di regole comuni a tutta l’Europa, in grado di armonizzare i tempi del prelievo venatorio e le specie prelevabili: una necessità, in vista di uno sviluppo ecosostenibile, che potrà realizzarsi eliminando le attuali discrepanze legislative tra un Paese e l’altro della Comunità”.

Il volume verrà presentato anche a Bruxelles nella sede dell’Unione Europea.

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