Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

«Fauna selvatica autoctona, allevamenti da valorizzare»

Le attese del mondo venatorio al convegno organizzato a Campanara da Upi Marche e Provincia

PESARO. «Il mondo venatorio è appena uscito da una fase di difficoltà e tensioni per le nuove tasse e le mancate promesse del precedente governo, ora è tempo di attese con l’avvio di contatti con il rinnovato Parlamento per una migliore gestione del patrimonio faunistico e la valorizzazione dell’ambiente e dell’agricoltura». Così il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino e dell’Upi Marche (l’Unione delle Province della regione) Palmiro Ucchielli ha aperto sabato mattina al centro congressi di Campanara il convegno sul “Ruolo degli istituti faunistici nella tutela e produzione della fauna selvatica”, organizzato dall’Upi Marche e dalla Provincia. In primo piano l’allevamento di fauna autoctona e l’ottimizzazione delle produzioni locali. Sono intervenuti Stefano Fiorelli, del Centro sperimentale allevamento selvaggina San Bartolo, sulle “Tecniche di allevamento del fagiano, igiene e qualità”; Giancarlo Gasperini, presidente regionale dell’associazione Libera caccia Marche, con una relazione sulle “Esperienze nella gestione faunistica delle Zrc (Zone di ripopolamento e cattura)”; Giorgio Vitali, coordinatore nazionale della Cia (la Confederazione italiana agricoltori), sulle “Problematiche nella gestione faunistica e aziende faunistico-venatorie - Il ruolo degli istituti privatistici nella produzione di fauna selvatica”; Italo Fanton, vicepresidente nazionale di Federcaccia, con una relazione sulla “Collaborazione tra Province e Atc (Ambiti territoriali di caccia) nella gestione delle aree protette per la produzione di fauna”; Andreotto Gaetani, responsabile nazionale ambiente e territorio di Confagricoltura, su “Agricoltura e rapporto con la caccia”; Osvaldo Veneziano, presidente nazionale di Arcicaccia, su “Collaborazione tra agricoltori e cacciatori come scelta strategica nella gestione delle zone di ripopolamento e cattura”; Stefano Masini, responsabile nazionale dell’area ambiente e territorio di Coldiretti, su “La produzione della fauna selvatica quale elemento di valorizzazione del territorio e di sviluppo dell’impresa agricola”; Stefano Gavaudan, della sezione di Pesaro dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria Marche, con la relazione “Igiene e sanità delle carni di selvaggina”.

 

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