Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

"Fano-Grosseto, ora il Governo decida sui fondi"

Svolta decisiva, il consiglio di amministrazione dell'Anas ha approvato il progetto definitivo del tratto Mercatello sul Metauro-Santo Stefano di Gaifa

PESARO. Svolta decisiva per la superstrada Fano-Grosseto. Ieri, mercoledì 23 aprile, il consiglio di amministrazione dell'Anas ha approvato il progetto definitivo, pronto per l'appalto integrato, del tratto della "Due mari" tra Mercatello sul Metauro e Santo Stefano di Gaifa. L'opera permetterà di saldare l'attuale percorso con la Bretella di Urbino e con i lotti 3 e 2 in parte realizzati al valico dell'Appennino.

«Una bella notizia per il nostro territorio e una grande soddisfazione per la Provincia di Pesaro Urbino - ha commentato dagli Stati Uniti il presidente Palmiro Ucchielli in trasferta per l'Urbino Press Award -. Grazie al lavoro dei nostri uffici e dei nostri consulenti, uno staff coordinato dall'ingegner Alberto Paccapelo e dal dirigente Raniero De Angelis, con meno di un quinto dei costi ordinari, a totale carico dell'Anas in base alla convenzione del 2002, abbiamo portato in cantiere l'intervento. In tempi di accese polemiche sui costi dell'amministrazione pubblica dobbiamo essere fieri del risultato. Si è progettato bene facendo risparmiare i contribuenti. Il via libera dell'Anas rappresenta l'epilogo di un percorso e, speriamo, anche l'avvio di una nuova impresa. Una cosa è certa: d'ora in avanti non ci sarà più nessun motivo per non mettere a finanziamento l'arteria sul nostro versante».

I dati tecnici dell'intervento li illustra l'assessore ai lavori pubblici della Provincia Giuseppe Lucarini: «Il tratto, di circa 33 km, è suddiviso in sette lotti funzionali, nel senso che questi si possono realizzare indipendentemente l'uno dall'altro ed essere messi subito in esercizio. Il costo complessivo, aggiornato al prezziario Anas 2008, è di 1 miliardo e 660 milioni di euro. Il tracciato percorre il fondovalle del Metauro addossandosi ora a destra ora a sinistra delle pendici collinari per sottrarre meno terreno agricolo possibile. Questo ha comportato la realizzazione di gallerie (per 12,5 km) e viadotti (per 5,5 km)».

L'impatto dell'opera, che in proposito ha già avuto il via libera del ministero dell'Ambiente, sarà contenuto al massimo con la realizzazione di barriere verdi, pannelli antirumore e altri idonei presìdi ambientali.

«Ora il futuro Governo dovrà prendere decisioni - è l'auspicio di Lucarini -. Naturalmente ripartendo dall'impegno preso dal Governo uscente. Le valutazioni tecniche del Ministero hanno dimostrato che l'intera opera può avere flussi di traffico interessanti. E quindi o si va avanti con il project financing e altre ipotesi oppure si procede a finanziare i singoli lotti cominciando da Canavaccio e Mercatello sul Metauro. E l'Anas metta mano al progetto della seconda "canna" della Galleria».

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