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Origine: Informazione e stampa - Autore: n.g.

Esperti a confronto sulla chirurgia vertebrale

Da domani 9 giugno a sabato 11 Pesaro ospita il XXVIII congresso nazionale del Gis

PESARO. Tre giorni importanti, i prossimi 9, 10 e 11 giugno per la medicina internazionale e per la città di Pesaro che, da domani a sabato, ospiterà il XXVIII Congresso nazionale di chirurgia vertebrale.

Un evento scientifico di alto livello, ospitato nella Sala Congressi dell’Hotel Flaminio e promosso dall’Università Politecnica delle Marche, sotto la presidenza del prof. Francesco Greco, titolare della cattedra di Clinica ortopedica all’interno dell’ateneo dorico, con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino e Comune di Pesaro (inaugurazione alle 18.30, con il saluto delle autorità locali).

Centinaia di esperti, tra ortopedici, neurochirurghi, neuroradiologi e fisioterapisti, a confronto su alcuni dei temi portanti della chirurgia vertebrale e, più in generale, sulle patologie che interessano la colonna.

“In accordo con il consiglio direttivo della Società italiana di chirurgia vertebrale – fa notare il prof. Greco – abbiamo scelto di impostare l’evento su tre principali argomenti, ovvero la mielopatia cervicale spondiloartrosica, le deformità del rachide, la ricerca applicata alla patologia e alla chirurgia vertebrale, e, per la prima volta nella storia dei nostri congressi, una sessione è stata dedicata alle relazioni scientifiche su tema libero. Tutto ciò, con l’auspicio che questo congresso possa costituire un momento di sereno confronto tra esperienze professionali diverse, allo scopo di arricchire il bagaglio culturale di ciascuno e contribuire, soprattutto, a migliorare la qualità di vita dei pazienti”.

Finalità comune agli oltre 500 medici specialisti provenienti da diverse discipline, in primis ortopedici e neurochirurghi, che fanno parte della Società italiana di chirurgia vertebrale (la Società, la cui sigla è Gis, fu fondata nel 1977 dai pochi ortopedici che, in quegli anni pionieristici si occupavano del trattamento delle patologie vertebrali) e che, a Pesaro, accenderanno il dibattito sull’oramai vastissimo campo di intervento a cui sono chiamati quotidianamente.

“Accanto a malattie comuni come l’ernia del disco, – sottolinea Nicola Specchia, coordinatore scientifico del congresso e ricercatore presso la Clinica ortopedica dell’Università Politecnica delle Marche – il chirurgo specialista della colonna vertebrale estende le proprie competenze al trattamento delle malattie congenite, come la scoliosi e la spondilolistesi, delle fratture vertebrali, purtroppo sempre più legate ad eventi di natura traumatica, e ancora al trattamento delle infezioni, dei tumori e delle malattie degenerative correlate in qualche modo al processo di invecchiamento”.

 

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