Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

E i fiumi sventolano “bandiera bianca”

Nuovo riconoscimento della Provincia ai corsi d'acqua più trasparenti

MONTELABBATE. Dopo la bandiera blu che sventola sui litorali più puliti, ecco spuntare in provincia di Pesaro e Urbino anche la “bandiera bianca” dei fiumi trasparenti. Una suggestione poetica di Tonino Guerra, che sul Marecchia ha stabilito la sua dimora, trasformata in progetto dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli: «Ogni anno premieremo con questo vessillo i Comuni che vantano il corso d’acqua più limpido. Un riconoscimento alla qualità dell’ambiente che arriverà dopo una attenta indagine della conservazione, della tutela e della valorizzazione di tutti i fiumi della provincia».

L’annuncio è stato dato lunedì mattina durante il consiglio provinciale monotematico, in trasferta a Montelabbate, tutto dedicato al “Progetto fiumi”, un piano di interventi per la sistemazione e il risanamento dei corsi d’acqua della provincia. Quasi una “terapia d’urto” per guarire e prevenire, con una lunga “ricetta” di operazioni e medicamenti, di cui sono state approvate a maggioranza (il centrodestra si è astenuto, condividendo la filosofia generale ma avanzando critiche sulla gestione concreta del piano) le “Linee guida per la qualità delle acque e manutenzione idraulica delle aste fluviali della provincia”.

Loro, i diretti interessati alla cura, sono sette: Marecchia, Cesano, Arzilla, Conca, Tavollo, Foglia, Metauro. E non è che se la passino troppo bene: «I monitoraggi eseguiti nel 2003 e nel 2004 - sottolinea il presidente Ucchielli nella relazione introduttiva - mettono in luce le criticità presenti alle foci dei nostri fiumi, alle quali viene attribuito un giudizio compreso fra lo scadente e il pessimo, mentre risulta ancora buona la qualità delle acque nelle aree interne».

E per difendere questa preziosa risorsa, che alimenta l’80% dell’acqua potabile utilizzata nel territorio, i finanziamenti messi a disposizione dalla Provincia sono, evidenzia Ucchielli, «senza precedenti». Eccoli: «Le azioni per il prossimo futuro, nonché quelle recentemente realizzate, hanno impegnato 7 milioni di euro per interventi a carattere strutturale, 4 milioni di euro per la manutenzione e alcune centinaia di migliaia di euro per le emergenze».

Una missione di salvataggio che, per raggiungere lo scopo, richiede però l’impegno e la collaborazione dei Comuni, delle società che gestiscono il servizio idrico, degli agricoltori e in generale di tutti i cittadini. Non a caso il progetto è stato illustrato a Montelabbate, nella terra dei cinque Comuni dell’Unione Pian del Bruscolo, 25.000 abitanti e una zona produttiva strategica.

«Sarà indispensabile affrontare alcune questioni di fondo - fa notare in consiglio Marinella Topi dei Ds - l’eliminazione delle perdite, male cronico degli acquedotti, prevedendo anche l’obbligo nelle nuove lottizzazioni delle doppie condutture, la riduzione degli sprechi, un controllo più attento delle captazioni nei terreni agricoli e una migliore regimazione delle acque».

Le linee guida del programma della Provincia partono con le zone a rischio esondazione. Al primo posto c’è il bacino del fiume Foglia con nove aree di pericolo “molto elevato”, due delle quali a Tombaccia e Selvagrossa, e cinque zone a rischio “elevato” (per esempio Caprilino e Chiusa di Ginestreto). E la possibilità di esondazioni del Foglia si allarga a Sant’Angelo in Lizzola, Petriano e Montecalvo, per risalire tutto il tratto a monte della diga di Mercatale nei comuni di Sassocorvaro, Frontino, Lunano, Piandimeleto e Belforte all’Isauro. Anche per questa ragione al maggiore fiume della provincia è destinata gran parte dei finanziamenti.

Il piano illustra quindi nel dettaglio tutti gli interventi di manutenzione previsti; affronta le questioni del demanio e delle pertinenze idrauliche; gli attingimenti e i prelievi.

Infine, accanto alla “bandiera bianca” che premierà ogni anno le chiare, fresche e dolci acque della provincia, l’amministrazione di viale Gramsci ha istituito un bando per la presentazione di progetti e azioni legati alle gestione eco-sostenibile del sistema fluviale. Sono previsti cioè contributi per Comuni, Comunità montane e altri soggetti che ideeranno i migliori interventi per risanare e valorizzare l’ambiente dei fiumi.

Il consiglio, che si era aperto con i saluti del “padrone di casa”, il sindaco del Comune di Montelabbate Claudio Formica, dopo un intenso e partecipato dibattito, si è chiuso con 16 sì e 7 voti di astensione (Casa delle libertà) al piano provinciale, che può cominciare così il suo cammino in difesa dei corsi d’acqua che scorrono nel territorio.

 

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