Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

E dal monastero parte la sfida della montagna

Sabato consiglio provinciale monotematico a Fonte Avellana, tutte le risorse del cuore appenninico

SERRA SANT’ABBONDIO - Consiglio provinciale in montagna, tra le mura austere del monastero di Fonte Avellana, per tracciare la strada di un nuovo sviluppo per cime, vallate, pascoli e ricchezze naturali e ambientali del cuore appenninico. “Immaginare la montagna: una grande risorsa per il futuro” è il filo conduttore della seduta monotematica di sabato 9 novembre, che si aprirà alle 10 nelle sale dell’abbazia di Serra Sant’Abbondio. La prima vera e propria uscita del consiglio di viale Gramsci, se si esclude la recente “trasferta” a Urbino.

«Con questa iniziativa - spiega Martino Panico, presidente del consiglio provinciale - abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’assemblea delle Nazioni Unite e della Fao, che hanno proclamato il 2002 Anno internazionale delle montagne. Sarà un momento di riflessione e approfondimento per mettere in risalto il nuovo volto della montagna, le sue peculiarità e le sue possibilità di sviluppo».

«Oggi i luoghi montani non sono più visti soltanto come territori marginali ed estremamente fragili - precisa Panico - Si è sviluppato un comune sentire che coglie e mette a frutto tutti gli aspetti più positivi di queste zone: la qualità dell’ambiente, il patrimonio delle tradizioni, il grande giacimento gastronomico, i prodotti tipici. Negli ultimi anni anche il nostro territorio montano, grazie all’impegno dei cittadini e delle amministrazioni, insieme alla possibilità di usufruire di risorse sia dell’Unione europea sia nazionali, ha assistito a un crescente sviluppo economico. A poco a poco si sono abbandonate le attività più tradizionali, quelle meno remunerative, per affrontare nuovi settori, per esempio il turismo, che valorizzano e salvaguardano le peculiarità del territorio consentendo un reddito superiore e uno sviluppo complessivo di queste aree.

«Compito di noi amministratori - conclude Panico - è ora quello di accompagnare questa crescita individuando i mezzi più efficaci (infrastrutture, servizi, energia) e giocando un ruolo di regia per coordinare una evoluzione armonica e sempre più rispettosa delle specificità. Ritengo che la situazione sia arrivata a un livello di consapevolezza e maturazione tali che alla sfida, in tempi brevissimi, dobbiamo rispondere in maniera propositiva, individuando azioni e percorsi innovativi che permettano la valorizzazione delle risorse e dei soggetti economici tradizionali e nuovi del territorio».

Prima del consiglio sono in programma i saluti del sindaco di Serra Sant’Abbondio Paolo Vecchione e di don Alessandro Barban, priore della Comunità monastica camaldolese di Fonte Avellana. È previsto inoltre l’intervento del presidente regionale dell’Uncem (Unione nazionale Comuni, Comunità ed enti montani) Maria Assunta Paci.

L’assemblea, alla quale parteciperanno i Comuni e le Comunità montane della zona, sarà anche l’occasione per confrontare i contributi che emergeranno dall’incontro con i progetti raccolti nel “Piano triennale di sviluppo ecosostenibile”, lo strumento attraverso il quale la Provincia ha espresso le sue linee di azione.

 

 

 

 

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