Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b

E al Conventino arrivano gli incisori

Progetto Spac, alla mostra “Dal liberty alla nuova maniera” settanta opere di maestri marchigiani

MONTECICCARDO. Un itinerario “Dal liberty alla nuova maniera” attraverso 70 incisioni di maestri che dalle Marche hanno proiettato la loro fama oltre i confini nazionali. Qualche nome: Remo Brindisi, Anselmo Bucci, Leonardo Castellani, Giò Pomodoro, Umberto Mastroianni, Walter Piacesi, Valeriano Trubbiani, Walter Valentini. Ma l’elenco degli artisti è ancora più ricco e sorprendente, se si tiene conto che i pezzi in esposizione provengono da un’unica collezione, quella di Padre Stefano Trojani (l’artefice del Premio Salvi di Sassoferrato), un nutrito repertorio che conta circa mille opere affidate di recente alle cure e agli studi della Provincia.

La mostra che l’assessorato provinciale ai Beni e alle Attività culturali inaugura venerdì 26 luglio alle 18 al Conventino dei Serviti di Maria nasce dalla selezione di questa autentica “miniera” di opere proponendosi al tempo stesso come seconda tappa del progetto Spac, il “Sistema provinciale di arte contemporanea”, nato con l’obiettivo di mettere “in rete” e collegare secondo una funzionale sinergia i maggiori centri espositivi del territorio. E così dopo il Convento del Beato Sante di Mombaroccio, dove è allestita una sezione di arte sacra (sempre legata alla raccolta di Padre Trojani), anche il Conventino di Monteciccardo entra nel circuito con una mostra temporanea che potrebbe anche diventare permanente specializzando il contenitore nella ricerca grafica.

L’itinerario comprende infatti le più diverse tecniche incisorie, dalla xilografia, alla serigrafia, alla calcografia.

Sarà possibile ammirare anche due immagini del fotografo Mario Giacomelli, recentemente scomparso.

Tra i marchigiani illustri ci sono anche: Pericle Fazzini, Luigi Bartolini, Arnaldo Battistoni, Giorgio Bompadre, Bruno Da Osimo, Bruno D’Arcevia, Renato Bruscaglia, Corrado Cagli, Arnaldo Ciarrocchi, Adolfo De Carolis, Fulvio Ligi, Mario Logli, Edgardo Mannucci, Giuseppe Migneco, Enrico Ricci, Loreno Sguanci, Piergiorgio Spallacci, Orfeo Tamburi, Ernesto Treccani, Wladimiro Tulli, Luigi Veronesi.

Motivo conduttore della mostra, curata dai critici Armando Ginesi e Roberta Ridolfi, è rappresentato dalla singolare fioritura che nel ‘900 le arti incisorie hanno avuto nelle Marche. Una tecnica antica che ha saputo rinnovarsi con il trascorrere del tempo, grazie anche alla preziosa influenza della Scuola del libro di Urbino, fucina di talenti e ricerche creative.

Tra le opere più interessanti la “Scala verso il cielo” di Franco Carotti, che affianca all’incisione la matrice originale in rame, il manifesto di Adolfo De Carolis con firma autografa dell’autore, un’intensa opera di Anselmo Bucci del 1914 (“Frangere in pace il pane del lavoro”) di chiara ispirazione politica e la “Maschera” di Edgardo Mannucci, una serigrafia del 1974 ritoccata a colori.

All’inaugurazione della mostra interverranno il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, l’assessore ai Beni e alle Attività culturali Paolo Sorcinelli, Claudio Giardini, responsabile del Servizio Cultura-Editoria, e il sindaco di Monteciccardo Giovanni Barberini. L’esposizione resterà aperta fino al 22 settembre, tutti i giorni dalle 17 alle 22, ma potrebbe restare patrimonio permanente del Conventino di Monteciccardo.

 

torna all'inizio del contenuto