PESARO – «Basta chiacchiere: è ora di passare dalle parole ai fatti». Parte per Roma con le idee chiare, il presidente Matteo Ricci. Mercoledì prossimo, di prima mattina, sarà in Senato, per l’audizione in commissione lavori pubblici sul completamento della Fano-Grosseto. «Un dossier che era finito nel dimenticatoio – commenta -, riaperto grazie alla mobilitazione e alla compattezza di Province e Regioni interessate». Ora, però, mentre il lavoro della commissione tecnica va avanti, «risolti tutti i problemi progettuali e procedurali», resta da sciogliere il nodo principale: «La partita vera – spiega il presidente - è quella legate alle risorse. Senza la certezza dell’impegno dello Stato cade ogni altro discorso. Perché non è possibile coinvolgere il privato, né procedere per lotti funzionali». Ricci, che andrà a Roma con i presidenti delle Province di Perugia e Arezzo, aspetta l’impegno del Governo e fa un distinguo: «Il ministro Altero Matteoli, in questi mesi, si è dimostrato un interlocutore serio e corretto. Il dicastero dell’Economia, invece, blocca il percorso di realizzazione della E-78». In che senso? «Il ministro Giulio Tremonti – precisa Ricci – va a Reggio Calabria in treno, vede le criticità del sistema infrastrutturale del Paese e prende posizioni contro le grandi incompiute. Poi, però, trova risorse solo per le strade del nord, sollecitato dai suoi amici della Lega. Io, invece, lo invito alla Guinza, a rendersi conto dello stato della strada dei Due Mari. Possibile che esista solo la Pedemontana lombarda?» Il riferimento, non nascosto, è ai territori del Centro: «Ci siamo anche noi – conclude il presidente - e vogliamo contare di più. Siamo la cerniera dell’unità nazionale e l’Italia dell’efficienza solidale. Per questo rivendichiamo considerazione. Tremonti passi dalle parole ai fatti». Mercoledì il concetto sarà ribadito, in attesa di novità…