FANO – Il “Centro Studi Vitruviani” di Fano potrà contare entro breve sull’attività di due giovani laureati grazie a borse – lavoro, della durata di un anno, finanziate dalla Regione Marche per il sostegno dell’occupazione giovanile qualificata nel settore della valorizzazione dei beni culturali.
L’assegnazione delle due “borse” all’associazione fanese è avvenuta su indicazione della Provincia di Pesaro e Urbino, a cui la Regione ha chiesto, come alle altre amministrazioni provinciali, di individuare enti e istituzioni a cui destinare giovani laureati, con l’obiettivo di migliorare e innovare dal punto di vista gestionale gli istituti e i luoghi della cultura. Il tutto attraverso le risorse regionali derivanti dall’Accordo di programma quadro “Giovani ri-cercatori di senso”.
“Nelle prossime settimane - evidenzia l’assessore provinciale alle Politiche culturali Davide Rossi – verrà emesso dalla Provincia un bando per la valorizzazione delle emergenze archeologiche territoriali, rivolto a due giovani laureati che opereranno nel Centro Studi: uno si occuperà dei progetti e delle attività specifiche legate alla figura di Marco Vitruvio Pollione, l’altro seguirà il ‘Progetto Flaminia’, che l’amministrazione aveva formulato anni fa, affinché questa importantissima via di collegamento venga riconosciuta come bene culturale e archeologico. Le attività saranno svolte in collaborazione con le Università di Ancona e Urbino”.
Per il territorio provinciale, sono state previste dalla Regione 9 borse di studio, in base al numero degli abitanti. Gli enti destinatari delle altre 7 saranno, sempre su proposta della Provincia, l’Università di Urbino (per lo sviluppo e potenziamento del sistema bibliotecario provinciale, di cui è partner), la biblioteca Bobbato (per la valorizzazione e divulgazione di tematiche storiche), la Biblioteca Oliveriana (per la valorizzazione e diffusione di patrimoni documentali, conoscenze letterarie, artistiche), le Comunità Montane “Alto e Medio Metauro” (Urbania), “Montefeltro” (Carpegna) e “Catria e Nerone” (Cagli) e la Provincia stessa per il proprio Servizio Turismo e cultura (potenziamento strategie comunicative via web, con implementazione data base unico cultura – turismo ecc.).