Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Discarica sequestrata, la Provincia parte civile

Dopo il sequestro l'ordinanza dell'Amministrazione per il trasferimento dei rifiuti a Monteschiantello di Fano

Di prima mattina il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli ha messo la sua firma in fondo a quattro pagine che parlano chiaro: i rifiuti diretti a Ca' Rafaneto devono fare dietrofront e prendere la strada di Fano. È il succo dell'ordinanza emessa dall'Amministrazione di viale Gramsci in seguito al sequestro dell'impianto di smaltimento di Barchi. Esigenze organizzative e logistiche hanno reso necessario il provvedimento in base al quale i materiali di scarto del territorio della Comunità montana del Metauro devono essere conferiti per sei mesi nella discarica di Aset a Monteschiantello di Fano. Una scelta basata sui requisiti dell'impianto che non comportano nessuna ricaduta sull'ambiente: è stato rispettato il principio della "prossimità", quella fanese è la discarica più vicina a Barchi; sono garantite le condizioni di sicurezza dal momento che nel sito è in corso un processo di adeguamento alla normativa europea; c'è compatibilità tra i rifiuti dei due impianti; è stato rispettato il principio di "strategicità" sancito dal Piano provinciale di gestione dei rifiuti dal momento che quella di Monteschientello, tra le sei del territorio, è una discarica a durata indeterminata nel tempo.
«Insieme all'ordinanza - annuncia il presidente Ucchielli - si è deciso in giunta che la Provincia si costituirà parte civile in un eventuale procedimento per danno ambientale».
«L'intervento dell'Amministrazione - sottolinea l'assessore ai beni ambientali e alla gestione dei rifiuti Sauro Capponi - non è nuovo a questa vicenda, già un provvedimento simile era stato emesso per tutelare la salute dei cittadini e l'incolumità ambientale del territorio».
L'ordinanza contingibile di necessità e urgenza si basa sull'articolo 191 del decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006 in base al quale l'Amministrazione provinciale subentra ai Comuni per le sue caratteristiche di sovraterritorialità.


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