PESARO – La Conferenza dei servizi relativa al progetto di ampliamento della discarica Cà Asprete di Tavullia «ha carattere istruttorio ed è stata convocata solo per l’acquisizione del parere degli enti coinvolti nel procedimento. Non ha quindi potestà decisionali». A precisarlo è l’ufficio legale della Provincia. Nei giorni scorsi, le associazioni ambientaliste avevano denunciato agli organi di informazione l’«imposizione dell’allontanamento» e l’illegittima estromissione dei loro rappresentanti dall’incontro, «imposto dall’ufficio valutazione ambientale e concordato con l’ufficio legale dell’amministrazione provinciale». Ma il legale dell’Ente di via Gramsci Maria Beatrice Riminucci sottolinea di «non avere espresso nè concordato alcun parere come dichiarato»; di contro «nessuna norma della legge 241/1990 sul procedimento amministrativo legittima i portatori di interessi diffusi, costituiti in associazioni o comitati, a partecipare alle Conferenze dei servizi riservate alle amministrazioni pubbliche». L’impianto normativo riconosce ai portatori di interessi diffusi il diritto di intervenire nel procedimento, prendendo visione degli atti e presentando documenti che l’amministrazione ha l’obbligo di valutare. «Ma l’esercizio di questa facoltà – prosegue -, autonomo rispetto alla partecipazione alle Conferenze dei servizi, è stato sempre pienamente garantito dall’amministrazione provinciale a tutti i soggetti a cui potesse derivare un pregiudizio dal provvedimento». Per l’ufficio legale i rappresentanti delle associazioni ambientaliste sono stati messi nelle condizioni di consegnare un proprio documento, peraltro già in possesso degli uffici provinciali. La Provincia intende anche convocare quanto prima una pubblica assemblea secondo tempi e modalità di legge, durante la quale saranno illustrati i contenuti progettuali, lo studio di impatto ambientale, le osservazioni pervenute e i pareri degli enti.
Il verbale della Conferenza sarà consultabile a giorni sul sito web della Provincia (www.provincia.pu.it).