Dopo due anni di “fidanzamento”, i diciotto teatri della provincia stanno per convolare a giuste nozze. Sono i piccoli palcoscenici che hanno ospitato le numerose edizioni di “Sipario”, la rassegna di musica e teatro alla scoperta del territorio, alle quali si sono affiancate le ribalte più note di Pesaro, Fano e Urbino. Un’intesa ormai collaudata non solo dai cartelloni di spettacoli in rete, ma anche dalle programmazioni coordinate e dalle attività in comune. L’iniziativa è partita dall’assessorato ai beni e alle attività culturali-editoria della Provincia che ora annuncia l’imminente “matrimonio”. Ovvero la nascita del primo “Coordinamento dei teatri della provincia di Pesaro e Urbino”. Si tratta di un protocollo d’intesa tra la Provincia, i Comuni e gli organismi pubblici che operano in campo teatrale (il Teatro stabile delle Marche e l’Amat) per potenziare e sviluppare l’attività dei singoli teatri in un unico sistema provinciale. Perché anche in questo caso l’unione fa la forza… dello spettacolo.
L’accordo ha trovato la piena intesa di tutti i rappresentanti delle amministrazioni, manca solo il via libera definitivo delle rispettive giunte comunali.
«Un coordinamento - spiega l’assessore Paolo Sorcinelli - che ha funzioni di indirizzo, individuazione di politiche e strategie culturali per la programmazione e la gestione delle attività di spettacolo, anche per una migliore e più condivisa ripartizione delle risorse».
Naturalmente “nella piena salvaguardia dell’autonomia di programmazione e gestione” di ciascun teatro, puntualizza il protocollo.
«Il nuovo organismo - aggiunge Sorcinelli - potrà avviare inoltre iniziative e azioni comuni con lo scopo di valorizzare le diverse identità ed esperienze acquisite nel campo della produzione, gestione, promozione, comunicazione e formazione».
Fanno parte del coordinamento i teatri di Acqualagna, Apecchio, Cagli, Fano, Gradara, Macerata Feltria, Mondavio, Novafeltria, Pennabilli, Pergola, Pesaro, Urbania, Urbino, Sant’Agata Feltria, Sant’Angelo in Vado, San Costanzo, San Lorenzo in Campo e Sassocorvaro.