Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

“Democrazia e legalità”, la giustizia in primo piano

Un convegno domani, venerdì 28 febbraio alle ore 16, nella sala del consiglio provinciale

Creare un momento di discussione e confronto sull’esigenza di favorire un rinnovato rapporto di fiducia e di lealtà tra istituzioni e cittadini, nell’ottica della difesa dello stato di diritto e delle garanzie di libertà, della cultura della legalità, del rispetto delle regole di convivenza e dei valori democratici. E’ questo l’obiettivo del convegno “Democrazia e legalità”, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino per domani, venerdì 28 febbraio, alle ore 16 nella sala del consiglio provinciale, in viale Gramsci 4.

L’iniziativa vedrà la presenza di autorevoli relatori, quali il senatore Guido Calvi (avvocato e docente universitario, membro in Parlamento della 2° Commissione permanente “Giustizia” e della Commissione d’inchiesta sul fenomeno della mafia), l’avvocato Paolo Trombetti (vice presidente dell’Unione delle Camere Penali italiane) e la dottoressa Cristina Tedeschini (segretario dell’Associazione nazionale magistrati sezione Marche e Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ancona).

“Sarà l’occasione – spiega il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, che introdurrà i lavori - per approfondire un tema che coinvolge tutti: la necessità di un ordine democratico basato su una vera certezza del diritto ed un minor spazio all’abuso, all’illegalità e alla corruzione. Ciò nella prospettiva di una rivalutazione del sentimento di responsabilità al rispetto delle leggi e della valutazione sulle concrete modalità operative e procedurali necessarie a consentire ai cittadini una giustizia più accessibile, più rapida nei tempi dei processi e più certa nelle decisioni e nelle pene. Questo – prosegue il presidente Ucchielli - nel rispetto del fondamentale principio della legalità, atto ad assicurare a tutti di poter prevedere con sufficiente certezza le conseguenze giuridiche e civili, penali e amministrative dei propri comportamenti. E’ auspicabile uno sforzo congiunto di tutte le istituzioni democratiche per garantire ad ogni cittadino e a tutta la comunità il rispetto dei valori su cui si fonda la sicurezza, alla base della civile e democratica convivenza”.

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