URBANIA – Un’icona. Un archetipo. Una leggenda vivente. Il vero “rock’n’roll animal”. Questo è ancora oggi Lou Reed, artista in continua trasformazione che, da quarant’anni, mantiene intatta la voglia di emozionare e di emozionarsi, continuando a stupire. Dalla metà degli anni Sessanta non c’è stato decennio in cui non abbia lasciato la sua impronta contribuendo allo sviluppo della musica rock. Oggi, da solista, continua a sperimentare nuove forme di interazione tra poesia e musica. A Lou Reed è stato dedicato il quarto appuntamento del festival “70s Flowers”, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino. Un pubblico appassionato ha affollato Piazza San Cristoforo per assistere al concerto dei Vicious Underground, Velvet Underground & Lou Reed tribute con Daniele Federici (voce, chitarra), Alessandro Fea (chitarre), Max Aloisi (basso) e Lamberto Poggi (batteria). Molto seguiti anche gli altri appuntamenti, tra cui l’incontro spettacolo al Teatro Bramante, dove il giornalista e storico della musica Mauro Zambellini ha dialogato con lo straordinario musicista newyorkese Elliott Murphy, la modella Benedetta Barzini (musa ispiratrice, negli anni Sessanta, di Andy Warhol e Gerard Malanga), Daniele Federici (scrittore, musicista e fondatore del sito www.loureed.it) e l’attore Luca Di Gregorio, che ha letto alcuni testi di Lou Reed accompagnato dal chitarrista Fabio Condemi.