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Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Dedicato a Impastato il parco del Campus scolastico

L'iniziativa del presidente Matteo Ricci contro il gesto del sindaco leghista nel bergamasco

PESARO. "Se un sindaco cancella dalla biblioteca comunale il ricordo di una giovane vittima della criminalità organizzata, non possiamo restare indifferenti, per questo dedicheremo il parco del Campus scolastico all'eroe di Cinisi".

Anche il presidente della Provincia Matteo Ricci esprime "sconcerto" per la rimozione da parte del primo cittadino leghista di Ponteranica, in provincia di Bergamo, della targa in memoria di Peppino Impastato, l'attivista siciliano ucciso dalla mafia nel 1978. Ma Ricci non si limita a manifestare "sdegno e preoccupazione". Alle parole fa seguire i fatti.

"Per dare un segnale forte contro questa decisione ingiustificabile - annuncia il presidente -, insieme agli uffici tecnici abbiamo già individuato l'area più adatta per ospitare la nostra targa a Impastato. Il Campus scolastico di Pesaro è la cittadella degli studenti e tanti giovani potranno così avvicinasi a questa vicenda e in generale a quelle di tante altre vittime della mafia. Ritengo infatti che il sacrificio dell'eroe di Cinisi debba rappresentare un esempio di impegno civile per tutti e in particolare per le nuove generazioni. L'episodio leghista è da biasimare perché espressione di miope localismo che non fa che dividere il Paese, cancellandone vittime e valori".

E il ricordo di Peppino Impastato è ancora più pregnante in questo momento di crisi economica, quando "bisogna tenere alta la guardia - fa notare Matteo Ricci - perché il tessuto sociale è più debole e vulnerabile, anche se la nostra provincia ha tutti gli anticorpi per espellere eventuali infiltrazioni malavitose. La prima battaglia per la sicurezza, va sempre ricordato, è la lotta preventiva alla criminalità organizzata. Anche con iniziative come questa, che mantengono viva la memoria di una vittima della mafia proprio in un luogo frequentato dai giovani, che rappresentano il nostro futuro".


Nella foto, Peppino Impastato

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