Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

David Riondino al Teatro Sanzio di Urbino

Il noto artista parla davanti a 500 studenti

“A volte vado a parlare con gli studenti, ma stavolta ad Urbino non immaginavo di essere di fronte a 500 allievi. Mi trovo in una situazione unica: da nessuna parte in Italia c’è uno staff che nel tempo della scuola effettua operazioni di teatro così complesse, come documenta il cartellone dei vostri spettacoli”.

Così l’artista David Riondino ha aperto la sua conversazione-spettacolo nel Teatro Raffaello di Urbino, nell’ambito dell’XI edizione della rassegna teatrale “Lo Specchio”, promossa dall’assessorato provinciale alla Pubblica istruzione in collaborazione con il Centro Servizi Amministrativi di Pesaro e Urbino, l’Enam di Fano, i Comuni, le scuole del territorio provinciale e l’Ami di Urbino.

Ben 22 spettacoli a cui partecipano oltre 500 alunni delle scuole superiori del territorio provinciale in veste di attori, scenografi, tecnici ecc. E l’appuntamento con Riondino, da sempre vicino con il suo impegno al teatro scuola ed ai suoi obiettivi educativi, è stato proprio un regalo che l’assessore alla pubblica istruzione Roberto Borgiani ha voluto fare ai giovani protagonisti della rassegna, che anche in questa edizione hanno messo tutto il loro impegno ed entusiasmo. Introdotto da Rita Giancola del “Teatro della Luce”, Riondino ha conversato con gli studenti, parlando prima della propria esperienza e poi rispondendo alle loro domande. “Quello dell’attore – ha detto – è un lavoro divertente ma anche molto precario, è un apprendimento di tecniche sulla scena, ma richiede anche lettura, studio, curiosità. E’ un percorso di disciplina personale abbastanza complesso. Cominciai ai tempi del liceo, con testi di Fo, che è uno degli autori più rappresentati in tutto il mondo. Non avrei comunque mai immaginato che questa mia passione potesse diventare mestiere”.

La vicinanza di Riondino al teatro scuola è dovuta proprio alle finalità educative che quest’ultimo esprime, facendo perno sull’inventiva, sulla capacità espressiva e sull’immediatezza e sostituendo la competizione con l’amicizia, con il desiderio di lavorare insieme per dar forma ad un progetto che fa crescere l’intero gruppo.

 

 

 

 

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