PESARO – «Non possiamo inventarci poteri non conferiti. Se l’impedimento è di natura urbanistica, la competenza è del Comune». Così l’assessore Tarcisio Porto ha risposto in consiglio provinciale all’interpellanza presentata da Giorgio Cancellieri (Lega) sull’impianto di recupero di ceneri e rottami di zinco della ditta Rossi a Fermignano. Il consigliere della minoranza ha sottolineato che «nel sito c’è un solo camino. Ma le emissioni non sono omogenee. E quindi dovrebbero essere due. La Provincia non può autorizzare emissioni in atmosfera basandosi solo sull’autocerticazione di un’impresa. E non ascoltando il Comune». Ma Porto ha ribadito: «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Il parere urbanistico spetta al Comune. La Provincia non fa da sé: si avvale di organi scientifici certificati come l’Arpam. E in Conferenza dei servizi abbiamo solo dato un contributo istruttorio…». Sulla vicenda dei fagiani moribondi è intervenuto Roberto Giannotti (Pdl): «I dirigenti dell’Atc hanno respinto responsabilità, così come quelli della Provincia: di chi è stata la colpa?». Ha risposto Matteo Ricci: «Al momento della consegna dei 500 fagiani nessuno ha rilevato nulla. Le condizioni della selvaggina erano buone. Abbiamo sentito il presidente dell’Atc e stiamo cercando di chiarire la vicenda…». Poi ha aggiunto: «Siamo da mesi in trattativa con gli Atc: una delle ipotesi è che subentrino a noi nella gestione del centro di allevamento della selvaggina. In caso contrario, chiuderemo lo stesso la struttura. Vogliamo far crescere la caccia tradizionale, che si è indebolita. C’è da lavorare su quella stanziale…».
Altra interpellanza di Giannotti sul «salario onnicomprensivo riconosciuto al personale di supporto agli organi politici». Ha detto il consigliere del Pdl: «Perché è stato escluso dalla delibera di giunta il personale assegnato all’ufficio di presidenza del consiglio e quello assegnato alla segreteria dei singoli assessori?». Ha risposto l’assessore Daniela Ciaroni: «Il personale dell’ufficio di presidenza del consiglio è escluso perché la legge (decreto legislativo 267/2000) non lo contempla nelle ipotesi di attribuzione dell’indennità. Per le segreterie degli assessori si è scelto di attribuire, al momento, il salario onnicomprensivo solo alla capoufficio per il rilevante carico di lavoro. Con l’attribuzione dell’indennità, va ricordato che il dipendente non percepirà più gli altri emolumenti…» Sull’applicabilità dell’indennità al personale a tempo indeterminato, la Ciaroni ha puntualizzato: «Già dal 2000, il ministero dell’interno ha dato pareri positivi in tal senso. Allo stesso modo si sono espresse l’Anci e l’Aran. E anche la Provincia di Rimini, nel 2009, ha previsto questa possibilità». Poi spazio alla presentazione del Piano strategico di Matteo Ricci, che ha esposto al consiglio le linee di “Provincia 2020. Progetti per una comunità più felice”. Ribadendo ai consiglieri quanto già espresso pubblicamente. Nel nuovo Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) confluiranno i piani settoriali obbligatori (rifiuti, attività estrattive e energia) e i piani settoriali facoltativi (turismo, risorse idriche, innovazione, sport e altro). «Ora ci saranno 6 mesi di dibattito e confronto – ha spiegato Ricci -, in tutte le sedi. La fase partecipativa prevedrà il coinvolgimento, tra l’altro, di sindaci e rappresentanti di enti locali, istituzioni, partiti politici, associazioni di categoria, sindacati e ordini professionali. Verranno costituiti gruppi di lavoro e forum tematici territoriali. E ci sarà il “Tour dei Teatri”, con assemblee pubbliche nei teatri della provincia. Tutti potranno contribuire, anche sul web e facebook. Poi valuteremo le proposte e torneremo in consiglio…». Nel dibattito voci critiche dal Pdl. Per il capogruppo Antonio Baldelli, «mancano i progetti concreti. Con la green economy si corre il rischio di sottrarre terreni all’agricoltura. Mettendo a repentaglio gli incentivi comunitari…». Per Mattia Tarsi (Pdl), il Piano «è uno slancio di marketing privo di contenuti. Si è presentato un prodotto ma i Piani strategici vanno ben definiti. Nonostante questo, saremo vigili e propositivi, a partire dalla commissione urbanistica, perché si tratta di una grande occasione per il territorio. E in questo caso le ideologie vanno messe da parte…». Appoggio dalla maggioranza. Per il capogruppo Domenico Papi (Pd), «l’idea di Ricci coglie una visione e sa guardare al futuro. Ci si assume l’onere di gestione di un presente difficile. Ma anche il rischio di costruire, guardando al domani». Giorgio Baldantoni (Pd): «Nel progetto ci sono temi importanti, dal Piano dell’innovazione allo spostamento della ferrovia. E spero che venga inserito anche il collegamento Pesaro-Fano, partendo dal declassamento della statale: bisogna ripensare l’attraversamento». Mentre Marcello Mei (Udc) dà fiducia a Ricci: «Ci piace l’impostazione di una pubblica amministrazione che non si chiude dentro il Palazzo. E vedo uno sforzo nel costruire l’eredità delle generazioni future. Poi daremo il nostro giudizio alla fine…».