Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

«Così si arriverà alla paralisi»

Finanziaria, il presidente Ucchielli lancia l’allarme e sollecita modifiche alla manovra

Si trasmette questa analisi del presidente della Provincia, senatore Palmiro Ucchielli, sulla Finanziaria varata dal Governo.

«La manovra finanziaria per il 2003 penalizza fortemente il ruolo e l’azione delle Amministrazioni provinciali compromettendo anche la realizzazione del processo di decentramento amministrativo avviato in questi ultimi anni.

«Risultano assolutamente inaccettabili le nuove regole stabilite per il Patto di stabilità interno che o sono state scritte da persone poco sensibili o nascondono un preciso disegno politico finalizzato alla completa paralisi delle Province e del processo di decentramento.

«Imporre infatti di calcolare il saldo finanziario comprendendo le spese connesse all’esercizio delle nuove funzioni trasferite senza poter considerare le relative entrate, vuol dire già da oggi la certezza matematica di non poter rispettare il Patto di stabilità nel 2003 bloccando di nuovo i pagamenti e la capacità di spesa delle Province per tutte le sue funzioni principali.

«Ancora più gravi saranno le conseguenze per il 2004 e 2005 allorché si prevede l’inserimento nella determinazione del saldo finanziario ai fini del Patto di stabilità anche delle spese di investimento. Il mancato rispetto del Patto nel 2003 comporterà poi per il 2004 anche l’impossibilità di accedere a nuovi mutui o Bop e il blocco assoluto del turn-over del personale.

«Tutto ciò avrà come conseguenza una inaccettabile contrazione della capacità di spesa corrente e di investimento con forti ricadute sull’economia locale e sulle politiche di sviluppo delle attività produttive in netto contrasto con la dichiarata volontà del Governo di rilanciare l’economia stessa.

«È chiaro ed evidente che si rende necessaria una profonda e sostanziale modifica della legge Finanziaria per la parte relativa agli enti locali che garantisca quantomeno: la modifica del Patto di stabilità; l’attribuzione di una reale autonomia impositiva; l’eliminazione del taglio ai trasferimenti erariali e l’attribuzione di risorse adeguate allo svolgimento delle nuove e rilevanti funzioni attribuite alle Amministrazioni provinciali, al fine di evitare il collasso del sistema delle autonomie locali; l’attribuzione di risorse per la copertura dei rilevanti oneri derivanti dai rinnovi dei contratti del personale dipendente.

In mancanza di ciò, non saremo in grado di garantire il corretto adempimento delle funzioni di nostra competenza con gravi ripercussioni sul sistema economico e sociale della provincia».

 

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