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Origine: Informazione e stampa - Autore: n.g.

"Così ridurremo i rischi alla foce del Foglia"

L'assessore Ricci illustra gli interventi programmati per rimuovere i detriti e valorizzare la costa

PESARO. In relazione alle dichiarazioni di alcuni consiglieri del Comune di Pesaro sulla barra della foce del Fiume Foglia, interviene l'assessore ai Lavori Pubblici, Mirco Ricci.

Con la delibera della Giunta regionale n.2165 del 17 ottobre 2000 sono stati stanziati 1 milione e 103mila euro, pari a 2 miliardi e 136 milioni di lire, per la riduzione del rischio idrogeologico nel tratto terminale della foce del fiume Foglia. Si tratta di risorse trasferite alla Provincia di Pesaro e Urbino che si è attivata immediatamente in modo da poter delineare gli interventi da realizzare nelle fasi della progettazione. Durante le prime indagini ricognitive è stata individuata una situazione di rischio per la quale è necessario intervenire con opere urgenti, in base al Decreto legislativo n.1010 del 12 aprile 1948 e a quanto concordato con il Servizio decentrato Opere Pubbliche e Difesa del Territorio di Pesaro.

Un "pronto intervento" che prevede l’asportazione di materiale (ghiaia, sabbia e ciottoli) depositatosi alla foce del fiume Foglia, sia sulla barra, sia sulla sponda in sinistra idrografica, in modo da ripristinare la sezione idraulica di deflusso. Tale materiale sarà trasportato e posizionato a nord del porto di Vallugola, nel comune di Gabicce Mare, così da ripascere un tratto di spiaggia, ridurre il rischio di erosione al piede della falesia e valorizzare la costa: l’intervento viene realizzato in ottemperanza alla Legge regionale n.13 del '99, alla Circolare della Regione Marche n.1 del 23 gennaio 1997, al D.P.R. del 14 aprile 1993 e al verbale n.10 del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino della Regione Marche del 15 marzo 1999.

Programmato per ridurre il rischio idraulico nel tratto terminale della foce, tale intervento avrà un costo inferiore a 50mila euro , cioè 95 milioni di lire, e prevede, quale obiettivo primario, di mantenere libera, per alcuni anni, la sezione di deflusso trovando il giusto equilibrio tra l’energia del mare e del fiume.

Gli interventi successivi, da realizzarsi in una seconda fase, dovranno essere valutati con l’Autorità di Bacino della Regione Marche e prevedono il ripristino della funzionalità della scogliera in sponda sinistra, alla foce del Fiume Foglia. Mentre nel tratto di fiume situato tra il vecchio ponte e il ponte sulla ferrovia sono stati, per ora, presi in considerazione i seguenti interventi: il ripristino della sezione idraulica di deflusso, in modo da permettere la laminazione delle piene e consentire il regolare deflusso idrico in prossimità del vecchio ponte, che costituisce un punto di chiusura idraulica; la protezione delle sponde di piena, sia in sinistra che in destra idrografica, considerato che sono stati notati alcuni fenomeni di instabilità; infine la rinaturalizzazione dell’alveo di magra con opere di ingegneria naturalistica in modo da potenziare i processi di autodepurazione.

Mi preme sottolineare, inoltre, che, in base alla normativa regionale vigente e in relazione a quanto stabilito dall’Autorità di Bacino della Regione Marche, non è possibile per i privati realizzare interventi di questo genere a scomputo del materiale asportato. Il verbale n.10 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Regione Marche, relativo alla seduta del 15 marzo 1999, stabilisce, infatti, che i materiali litoidi in eccesso di sedimentazione possono essere trasportati esclusivamente in zone fluviali o negli arenili soggetti a fenomeni di erosione. La normativa ribadisce, quindi, in modo inconfutabile, che questi sedimenti hanno un esclusivo valore ambientale.

In ogni caso, valutando gli aspetti economici dell’intervento, emerge quanto segue: il costo del ripascimento, nel tratto di spiaggia a nord del Porto di Vallugola, non utilizzando il materiale ottenuto alla barra della foce del fiume Foglia, sarebbe stato di 77mila e 468 euro, ossia 150 milioni di lire.

Dunque, non solo abbiamo fatto "qualcosa di sinistra", ma con gli interventi programmati otterremo notevoli risultati: la riduzione del rischio idrogeologico alla foce del fiume Foglia, il ripascimento del tratto di spiaggia a nord del Porto di Vallugola, la riduzione del rischio di erosione al piede della falesia, la valorizzazione della costa e una migliore fruibilità per i natanti all’uscita del fiume Foglia. Un'ultima annotazione: in base a recenti indagini geognostiche, realizzate in sito, il materiale da prelevare presenta, alla base, livelli limo-argillosi organici che momentaneamente verranno stoccati in apposito sito prima del loro utilizzo. Il tutto a carico di chi esegue i lavori.

 

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