Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

«Corridoio orientale? Solo un’ipotesi di lavoro»

Infrastrutture, l’assessore Lucarini replica ai consiglieri Ruggeri e Baldelli sul progetto ferroviario

PESARO. “Solo un’ipotesi di lavoro. Non discuterne sarebbe stato fuori luogo”. È questa in sintesi la risposta che l’assessore ai lavori pubblici della Provincia Giuseppe Lucarini dà ai consiglieri provinciali di opposizione Carlo Ruggeri (Udc) e Antonio Baldelli (An-Pdl) sull’idea di partecipare alla realizzazione di un “corridoio ferroviario traversale orientale”. Un progetto bollato come “dispendioso, non prioritario, inutile per il territorio”.

“Ho proposto io stesso il rinvio per un riesame più attento dell’intervento - sottolinea l’assessore Lucarini -. Ma non ho dubbi nell’affermare che quando Province confinanti si mettono insieme per decidere di ragionare su un progetto è meglio essere presenti che restarne fuori. Proprio la Fano-Grosseto ci insegna che solo il lavoro di confronto con altri territori può portare a qualche risultato nella programmazione nazionale.

“Le Province di Arezzo, Perugia, Rimini e Ravenna, facendo riferimento a un vecchio progetto già esaminato dalla nostra Provincia e discusso in un convegno del ’97 (si faceva riferimento a una indicazione del piano dei trasporti 2001), ci chiedono di entrare a far parte di un gruppo di lavoro per la valutazione di un collegamento trasversale Orte-Venezia che potrebbe valorizzare il tratto di ferrovia Fano-Urbino, da vent’anni in disuso.

“Si tratta soltanto della disponibilità a ragionare sull’ipotesi e la presa di posizione dei consiglieri di minoranza Ruggeri e Baldelli è del tutto fuori luogo. Non si tratta di un progetto ma di un tavolo di lavoro e di una progettazione di massima che tende a ridare fiato ai collegamenti sul nostro versante.

“Tutto questo non vuole dire escludere la possibilità dell’aggancio tra Fossombrone e Pergola per poi proseguire verso Roma e la possibilità di un collegamento verso l’Umbria lungo la direttiva Valmetauro. Siamo comunque nell’ambito delle ipotesi. Non partecipare non è una buona cosa. Anche perché non si capisce qual è il tavolo alternativo al quale dovremo aggregarci. Le altre Province delle Marche sono proiettate su tutt’altre scelte. Siamo comunque ben consapevoli che dobbiamo concentrarci sulle operazioni già esistenti”.

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