Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio unanime: «Contrarietà politica sulla discarica di Riceci»

Approvata la variante urbanistica che amplia le destinazioni d’uso del ‘Palazzo Nuovo’ di via Gramsci. Il direttore Domenicucci: «Così valorizziamo il bene in caso di alienazione e trasferimento ad altra sede»

PESARO – Approvata in consiglio provinciale la proposta di variante urbanistica per la valorizzazione patrimoniale del Palazzo Nuovo di viale Gramsci, attuale sede degli uffici amministrativi della Provincia (voto a favore della maggioranza, minoranza astenuta). «La ristrutturazione richiederebbe soluzioni strutturali. Le verifiche tecniche sull’edificio, risalente al 1964, hanno rilevato criticità», ha evidenziato il direttore generale Marco Domenicucci. Per questo «riteniamo vantaggioso valorizzare l’immobile attraverso una maggiore flessibilità della destinazione urbanistica attuale. Estendendo le possibilità oltre a quella degli uffici pubblici (che peraltro non sarà preclusa, ndr), qualora l’Ente volesse procedere con l’alienazione del bene trasferendo i suoi uffici in altra sede. Su questo stiamo al momento lavorando su diverse ipotesi». Le possibilità di destinazione si ampliano quindi a ‘servizi e attrezzature’, ‘attività terziarie’ e ‘residenze’. «Così l’immobile può diventare più appetibile sul mercato. La proposta di variante passerà ora al Comune di Pesaro per l’eventuale adozione e approvazione da parte del consiglio comunale», ha spiegato Domenicucci.

RICECI – Unanimità per l’ordine del giorno del consiglio presentato dal presidente Giuseppe Paolini («sulla base della mozione di Fernanda Sacchi») che esprime «contrarietà, limitatamente alla propria competenza politica», sulla realizzazione della discarica di Riceci. «Progetto sovradimensionato e impattante sul piano ambientale e paesaggistico». Nel testo si invitano gli uffici provinciali ad «accogliere tutte le eventuali richieste delle amministrazioni che volessero partecipare per esprimere il loro parere sulla valutazione di impatto ambientale, nel momento in cui venisse convocata la conferenza dei servizi». Alla Regione è richiesta anche chiarezza sulla normativa regionale di riferimento: «Necessaria l’interpretazione autentica del Piano regionale di gestione dei rifiuti». In particolare per stabilire se i rifiuti urbani, da conferire almeno nella misura del 50 per cento dei rifiuti speciali per usufruire della minore distanza di 500 metri dai centri abitati, «comprendano o meno, oltre ai rifiuti speciali derivanti dall’attività di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati, anche quelli provenienti dall’attività di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani differenziati». Mentre è stata rinviata a maggioranza la mozione presentata da Mirco Zenobi (Casa dei Comuni) per «riattivare il tavolo tra i due principali gestori provinciali dei rifiuti (Marche Multiservizi e Aset, ndr) nella programmazione di una necessaria impiantistica condivisa», orientando scelte «non in contrapposizione con le singole amministrazioni comunali attraverso i rappresentanti nelle società partecipate». Nella discussione Palmiro Ucchielli (Casa dei Comuni) ha evidenziato la necessità di una «politica dei rifiuti chiara nelle Marche. Sono passati due anni e mezzo ma ancora non c’è: dobbiamo chiedere con forza alla Regione di fare la programmazione». Mentre per Enrico Rossi (Provincia in Comune), «serve richiamare anche gli atti pianificatori dell’Ata, perché non si è vista la pianificazione e la capacità politica di sintesi». «Ripresenteremo la mozione di Zenobi in consiglio in maniera collegiale, avendo ascoltato tutti. Ma sottolineo che alle assemblee dell’Ata, esclusi i presenti, è mancata la partecipazione dei sindaci», ha sintetizzato Paolini, che ha poi ringraziato i residenti di Petriano presenti nella sala Pierangeli.

BILANCIO – Via libera alle variazioni del bilancio di previsione 2023-2025 (a favore la maggioranza, astenuti i consiglieri di Provincia in Comune). Inseriti i 680mila euro per il miglioramento sismico dell’Istituto Della Rovere di Urbania e i 157mila euro per l’Istituto Donati di Fossombrone, che vanno ad aggiungersi allo stanziamento di 800mila euro già previsto con il bilancio di previsione. Da registrare nella variazioni del Dup (Documento unico di programmazione), approvate a maggioranza, gli 890mila euro dalla Regione per i lavori di somma urgenza riguardanti l’alluvione dello scorso settembre. Nell’elenco anche i sei milioni e 215mila euro dal Pnrr per la demolizione e ricostruzione dell’edificio aule del Nolfi di Fano. Oltre ai cinque milioni di fondi europei per la demolizione e ricostruzione dell’edificio sede del Nolfi-ex Carducci, con quota di cofinanziamento aggiuntiva della Provincia pari a due milioni e 980mila euro tramite mutuo.

 

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