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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio, sì all’ordine del giorno contro i fazzoletti verdi nelle istituzioni

Ricci: «Contrastare la secessione lenta». Solidarietà al sindaco e al presidente della Provincia di Roma dopo le dichiarazioni di Bossi

PESARO –  E’ passato in consiglio provinciale l’ordine del giorno sottoscritto dalla maggioranza, a prima firma di Matteo Ricci, che invita le alte cariche dello Stato ad adottare misure normative per «impedire l’ostentazione di simboli inneggianti ad altri Stati e alla secessione del Paese». Ogni riferimento è ai fazzoletti verdi della Lega Nord: «Da quando ho presentato l’ordine del giorno nei mesi scorsi – ha spiegato il presidente della Provincia -, la situazione non è migliorata. Il documento è più che mai attuale: ci sono ministri che continuano a dileggiare la bandiera italiana e snobbano le iniziative che celebrano l’unità del Paese…».  Non solo: «Chiedo al consiglio di esprimere solidarietà al sindaco e al presidente della Provincia di Roma, dopo le dichiarazioni odierne del ministro Umberto Bossi che ha offeso i romani. Bisogna smetterla di prenderle come battute, altrimenti ci ritroviamo con le scuole tappezzate da simboli di partito, come è accaduto ad Adro». Ricci ha parlato di «secessione lenta in atto»: «Ci stiamo abituando a cose incredibili. E’ ora di darci un taglio: la simbologia va bene fuori dalle istituzioni e fuori dalle scuole». In aula lungo dibattito dei consiglieri. Per il capogruppo del Pdl Antonio Baldelli, «bisogna avere il senso della misura: il consiglio dovrebbe occuparsi di altre questioni utili al territorio, in primis la variante generale al programma delle attività estrattive». I leghisti Giorgio Cancellieri e Daniele Lunghi hanno difeso i loro simboli: «C’è democrazia e libertà di pensiero e il fazzoletto verde esprime la nostra identità. Sbagliato strumentalizzare i nostri colori. Si usa il consiglio in modo improprio». Ma Ricci ha rimarcato più volte che la «questione è istituzionale, dunque discuterne in consiglio è corretto. E che la Lega sia per la secessione lo dice lo stesso articolo 1 del suo Statuto». Il presidente della Provincia ha trovato la sponda di tutta la maggioranza (Massimo Papolini, Idv: «Ordini del giorno come questi sono fondamentali, perché bisogna ritrovarsi nei valori fondamentali come l’unità d’Italia») e del capogruppo Udc Marcello Mei. E il documento è passato. Bocciato, invece, l’ordine del giorno di Gaetano Vergari (Psi) per impegnare la giunta ad «attivarsi con il Quirinale per il rientro della salma di Bettino Craxi in Italia». Vergari ha raccolto solo i voti a favore del Pdl: contrari maggioranza e Lega, con l’astensione di Matteo Ricci e Riccardo Pascucci (Gruppo misto).     

In apertura di seduta, interpellanze di Roberto Giannotti (Pdl) sulla «barriera a protezione della spiaggia di levante di Pesaro», sul «progetto di riqualificazione ambientale della foce del Genica» e sulla «situazione delle scogliere soffolte della spiaggia pesarese di Ponente». Nel mezzo, c'è anche il riferimento del consigliere dell'opposizione al «galeone», il relitto della nave affondata a levante che impedisce gli interventi di manutenzione delle scogliere. Ha risposto l'assessore Tarcisio Porto. «Sul Genica siamo i coautori di un piano di recupero. Vogliamo favorire le scelte progettuali ma i problemi sono legati alle risorse. Sul galeone, oltre a sollecitare la Soprintendenza, stiamo studiando accordi con la rete subacquei della protezione civile per verificare lo stato del relitto. In generale, servono tavoli tecnici multifunzionali. I problemi sono legati ai finanziamenti: serve un approccio trasversale, che coinvolga anche il ministero dell'Ambiente. Perchè si tratta dell'economia del bacino dell' Adriatico…». Interpellanza del capogruppo Pdl Antonio Baldelli sulla variante di San Lorenzo in Campo: «Cosi come è progettato – ha detto Baldelli - il primo stralcio non è funzionale.  E alla fine si finisce per convogliare il traffico su un vecchio tratto  di strada inadatto a sopportare il grande flusso che viene dalla provinciale 424. C'è preoccupazione per quest'opera, che rischia di diventare un'incompiuta prima ancora di essere iniziata». «Questa mattina – ha ribattuto l'assessore Massimo Galuzzi – sono partiti i lavori del primo lotto. Si sta finanziando anche il secondo e quando saranno disponibili le risorse si procederà con l'appalto dello stralcio rimanente. Vogliamo cercare di garantire la continuità degli interventi per realizzare l'intera circonvallazione». Da registrare, infine, l’esordio in consiglio di Federico Talè (Pd), che è subentrato al dimissionario Gabriele Berardi.     

 

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