Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio, sì al piano di programmazione della rete scolastica

Il dibattito sulle sezioni di Tecnologico nella costa: approvato l’odg della maggioranza

PESARO – Il consiglio provinciale ha approvato la delibera relativa al piano di programmazione della rete scolastica, con l’astensione della minoranza. A relazionare è stata l’assessore Alessia Morani. Che ha spiegato: «Dal prossimo anno, con la riforma, ci saranno tagli che metteranno a rischio le piccole realtà del territorio. Non c’è polemica: le difficoltà riguarderanno tutti. Dobbiamo fare quadrato e per questo abbiamo deciso di istituire una commissione regionale per la salvaguardia delle piccole scuole. L’organismo inizierà il suo lavoro proprio nella nostra provincia, il prossimo 19 novembre». Capitolo Itis: «Siamo chiamati a un ragionamento profondo – ha detto l’assessore -. La questione merita una valutazione non superficiale, che va fatta insieme al mondo delle imprese. Non vogliamo attivare qualche indirizzo sparso nel territorio, ma intraprendere un percorso che combini le richieste della costa con la salvaguardia dell’eccellenza dell’Itis di Urbino». E così la maggioranza ha presentato un ordine del giorno – con la regia di Riccardo Pascucci (Gruppo Misto) e Giorgio Baldantoni (Pd) – che cita la mozione bipartisan approvata sul tema a inizio settimana dal consiglio comunale pesarese. Nel documento, tra l’altro, si impegna «la giunta di via Gramsci a sottoporre la questione al tavolo di coordinamento provinciale del sistema educativo e formativo, per definire sull'area costiera l'organizzazione dell'offerta formativa del settore tecnico-tecnologico, supportata da un'analisi socioeconomica del territorio provinciale e con la collaborazione del sistema imprenditoriale locale». Il riferimento è al confronto sulle note richieste delle scuole pesaresi e fanesi (Benelli, Bramante, Volta e Battisti) Lungo dibattito in aula. Roberto Giannotti (Pdl): «Riconosciamo la valenza dell’Itis. Va trovato, però, un punto d’equilibrio con le varie esigenze. Perché non si fanno a Pesaro sezioni distaccate dell’Itis di Urbino? Sarebbe una soluzione che garantirebbe le singole dignità». Domenico Papi (Pd): «E’ un ordine del giorno che ci responsabilizza. Serve una sintesi perché in ballo c’è il futuro dei nostri giovani…». Elisabetta Foschi (Pdl): «A banalizzare il dibattito è stato Ceriscioli. A fronte di una città (Urbino, ndr) che subisce una serie di spoliazioni verso la costa è chiaro che ci sono reazioni. Ma il sindaco di Pesaro sbaglia a definirle campanilismo. Perché non può valere solo per Pesaro la visione globale…». La sintesi del presidente Matteo Ricci: «Il dibattito è sbagliato dal punto di vista culturale. Vanno abolite le contrapposizioni: Urbino è la città del sapere e l’Itis è patrimonio provinciale e eccellenza nazionale. Si possono trovare soluzioni per rafforzare l’Itis di Urbino e ricercare strumenti su Pesaro e Fano per tamponare la mobilità passiva verso altre province. Questo è il tema principale, insieme alle esigenze legate alla formazione tecnica». Il documento è stato approvato con il voto contrario di Elisabetta Foschi e l’astensione degli altri consiglieri d’ opposizione. Con l’emendamento di Pascucci, che ha posto l’accento sui tempi: «La questione – ha detto – va sottoposta al tavolo di coordinamento prima del pronunciamento della Regione». Sì unanime del consiglio all'ordine del giorno presentato da Vladimiro Perlini (Pdl) per la «promozione dell'utilizzo degli alimenti prodotti localmente nelle mense pubbliche». Il documento a favore dei cibi a chilometro zero, emendato da Sanchioni (Pd), contempla, tra l'altro, l' «agevolazione dell' istituzione del tavolo verde in ogni Comune del territorio». E' poi passato, con il voto contrario dell'opposizione, l'ordine del giorno sottoscritto da Renzo Savelli (Rc) sull'omofobia. Che invita, tra l'altro, il Governo ad «approvare una legge con pesanti condanne per coloro che aggrediscono, colpiscono, feriscono e violentano persone di orientamento sessuale diverso». Per il capogruppo Pd Domenico Papi, «è un livello di civiltà che dobbiamo esprimere. Verso la tolleranza e il superamento della paura del diverso». Dall' altro lato, il capogruppo del Pdl Antonio Baldelli ha motivato: «Condanniamo ogni discriminazione e violenza, ancor più dovuta a orientamenti sessuali. Ma siamo contrari al documento: c'è già il codice penale. Riscontriamo una strumentalizzazione». Il Pdl ha proposto un altro ordine del giorno, con la condanna alle violenze ma senza le richieste al Governo. Che l'assemblea ha però bocciato. In apertura di seduta, interpellanza di Roberto Giannotti (Pdl) sulla situazione della Mastro de Paja. «Sottolineo l'importanza della difesa del prodotto, del marchio e degli occupati. Sollecito una verifica in Tribunale sui tempi di discussione della causa intentata per i danni subiti nel 2005». Ha risposte l'assessore Renato Claudio Minardi: «Siamo vicini all'azienda, eccellenza del territorio. Massima disponibilità, da parte nostra, per attività legate alla formazione, check-up aziendale e promozione del prodotto. C'è un contenzioso pendente per danni da allagamento. Faremo tutto quello che è nei nostri compiti istituzionali. Ovvio che non possiamo dare ordini alla magistratura, organo indipendente dello Stato...».

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