Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio, rilancio della rete ferroviaria in primo piano

Rinviata l’approvazione del regolamento sull’esecuzione dei controlli degli impianti termici

PESARO – «Non ci sono novità di rilevo: ribadiamo che il principio della trasparenza caratterizza la nostra gestione di governo. Sarà la magistratura a controllare gli atti in piena autonomia e valutare situazioni che vanno oltre la nostra ordinaria competenza amministrativa». Così il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli in apertura di Consiglio provinciale, rispondendo all’interrogazione di Antonio Baldelli (Pdl) sui risvolti delle richieste formulate dall’accusa, nell’ambito delle inchieste giudiziarie relative al piano regolatore di Cartoceto. Il dibattito in aula si è quindi soffermato sulla situazione della rete ferroviaria territoriale e della tratta Fano-Urbino in particolare. «Dobbiamo chiudere la questione in poco tempo - ha spiegato l’assessore Giuseppe Lucarini – . La Provincia può redigere uno studio di fattibilità del progetto e discutere sulle cifre concrete».  Ha aggiunto Ucchielli: «Non abbiamo chiuso il tratto e ci siamo opposti all’alienazione.  Ora c’è anche l’impegno nella programmazione dello Stato, nell’ambito dell’accordo con le Regioni, che non contraddice le nostre linee. Di recente ho scritto a Ferrovie dello Stato e Rete ferroviaria italiana, congiuntamente al presidente della Regione Gian Mario Spacca, per chiedere il prolungamento della Pergola-Fabriano che potrebbe sfruttare un tratto della soppressa Urbino-Fano». Sul tema si è registrata la convergenza del Pdl (che ha ribadito la sua contrarietà a soluzioni alternative, piste ciclabili in primis): l’assemblea ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato da Claudio Mari (Gruppo misto- Sd), in cui si chiede alla giunta provinciale di «inserire la riapertura della linea ferroviaria Fano-Urbino nel Programma regionale di sviluppo con copertura della spesa in “project financing” e progetto da predisporre entro due anni». Approvato all’unanimità anche l’ordine del giorno presentato da Enzo Di Tommaso (Pdl) per «l’implementazione degli impianti fotovoltaici e degli incentivi per innovazione tecnologica verso fonti rinnovabili di energia». Il documento impegna la Provincia nell’attuazione di convenzioni con gli istituti di credito e nella creazione di un consorzio Fidi di garanzia, insieme alla Regione e ai Comuni del territorio. Bocciato, invece, l’ordine del giorno presentato da Mari (che ha visto i voti favorevoli di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Gruppo Misto) contro l’allargamento del porto della Vallugola per «motivi di tutela ambientale, opportunità economica e ricadute di infrastrutture incompatibili con il parco naturale». Su proposta di Elisabetta Foschi (Pdl), il regolamento per l’esecuzione dei controlli degli impianti termici, che introduce la gratuità del “bollino verde” recependo le normative regionali, è stato rinviato in commissione e verrà discusso, con le conseguenti modifiche, nella prossima seduta. «Il testo redatto – ha spiegato la capogruppo dell’opposizione - non offre sufficienti garanzie ai cittadini. Ci sono margini che consentono ai manutentori di ricaricare i 7 euro del “bollino” nel prezzo finale del controllo, minando il principio della gratuità dell’autocertificazione. Le tariffe vanno pagate solo per i servizi». Rispondendo all’interpellanza di Giuseppe Magnanelli (Pd), l’assessore Renzo Savelli ha assicurato la futura presentazione di un apposito ordine del giorno sulla scuola - da trasmettere a Governo, Parlamento e Regione - che chieda, nell’ambito della ridefinizione delle funzioni degli istituti d’arte, «il riconoscimento di un ruolo specifico alla Scuola del Libro di Urbino per la sua indubbia peculiarità, unicità e storia culturale». Da segnalare anche l’approvazione del regolamento per la disciplina del corpo di polizia provinciale e la bocciatura dell’ordine del giorno presentato da Baldelli contro il progetto di coltivazione della cava del Bifolco a Pergola.

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