Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Consiglio provinciale, le misure contro la crisi

Approvato all’unanimità un ordine del giorno in cui si chiede la costituzione di un tavolo di lavoro anche in campo sanitario, per aiutare le persone in difficoltà

PESARO – Il consiglio provinciale, convocato per affrontare le problematiche collegate alla crisi economica,  ha approvato all’unanimità un ordine del giorno concordato tra maggioranza e opposizione (sulla base di due distinti ordini del giorno presentati dal consigliere di An Enzo Di Tommaso e dal capogruppo del Pd Giorgio Londei), in cui si invitano il presidente della Provincia e la giunta ad avviare in tempi rapidi un tavolo di lavoro con i responsabili delle zone territoriali dell’Asur (interessando anche l’assessore regionale alla Salute Almerino Mezzolani) per valutare forme e modalità che facilitino, esentandoli da ogni sovraddebito, lavoratori, anziani e famiglie nell’accesso a prestazioni sanitarie specialistiche e cure mediche, “ritenuto che il diritto alla cura gratuita della salute è sancito dalla Costituzione senza alcuna eccezione, né di liste di attesa, né di impossibilità economica”. Il “tavolo di lavoro” che si andrà a creare sul versante sanità affiancherà le iniziative già avviate dalla Provincia, riepilogate dal presidente Palmiro Ucchielli. “Abbiamo costituito un fondo di 300mila euro per sostenere le persone in difficoltà nel pagamento delle bollette e come garanzia per il microcredito che le famiglie intendono chiedere alle banche. Altri 250mila euro li abbiamo trasferiti al ‘Fondo regionale di solidarietà e garanzia’ per il credito alle imprese in stato di crisi (ne potranno usufruire anche quelle del territorio provinciale), mentre un milione e 200mila euro provenienti dal Fondo sociale europeo verranno destinati ad ‘azioni formative con sostegno al reddito’, cioè corsi di formazione per soggetti che hanno perso il lavoro e sono privi di ammortizzatori sociali, con un’indennità di frequenza che compenserà in parte il mancato reddito. Abbiamo inoltre siglato un protocollo d’intesa con i sindacati e incontrato le aziende dei servizi pubblici locali per chiedere di accantonare risorse a favore delle famiglie che non riescono a pagare le bollette, abbiamo promosso incontri con istituti di credito ed aziende in difficoltà ed abbiamo in programma un tavolo con le organizzazioni agricole. Va aggiunto che la Provincia ha in corso 50 milioni di euro di investimenti in opere pubbliche. Chiediamo al Governo di svolgere con tempestività tre azioni: estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le categorie di lavoratori, sbloccare subito il patto di stabilità ed attuare immediatamente il federalismo fiscale”.

Nel suo intervento, il consigliere di An Enzo Di Tommaso ha chiesto alla Provincia di creare un apposito ufficio e un numero verde a cui i cittadini possano rivolgersi per usufruire delle misure messe a disposizione, evidenziando il bisogno della popolazione di una struttura cui fare riferimento. Il consigliere Pd Matteo Ricci ha ricordato la situazione di quanti stanno perdendo il posto di lavoro e non figurano in nessuna statistica, essendo precari, sottolineando la necessità di ammortizzatori sociali per tutti, “per non avere lavoratori figli e lavoratori figliastri”. Ha inoltre evidenziato come, oltre a sostenere i settori economici tradizionali, sia necessario puntare sul turismo (compreso quello scolastico) e sulle energie rinnovabili. Per il consigliere di Pdl Ugo Tapponi “manca da parte della Provincia l’impegno a pressare le banche affinché appoggino gli imprenditori con idonei strumenti creditizi di emergenza, aperti soprattutto alla piccola e media azienda. Vanno anche sostenute tutte quelle forme, come Artigiancassa o Fidicom, che servono a dar respiro a quei piccoli che hanno difficoltà di accesso al credito”.

Al dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Settimio Bravi (Pdl), Simone Mattioli (Pd), Claudio Mari (Sinistra Democratica), Antonio Baldelli (An), Orlando Lustrissimini (Rifondazione comunista), Elisabetta Foschi (An), Giorgio Londei (Pd), per lasciare le conclusioni all’assessore alla Formazione e Lavoro Massimo Galuzzi che ha illustrato più dettagliatamente le varie “misure anticrisi” adottate dalla Provincia.

Infine, il consiglio provinciale ha respinto un ordine del giorno presentato dal consigliere di An Antonio Baldelli (con cui si chiedeva di abolire le consulenze e collaborazioni esterne della Provincia, affidando i relativi incarichi ai dipendenti e a quelli del Centro servizi per la pubblica amministrazione e destinando il conseguente risparmio alle famiglie meno abbienti), mentre è stato approvato a maggioranza un ordine del giorno presentato dal capogruppo Pd Giorgio Londei. Nel documento vengono chieste al Governo una serie di misure: potenziare e accelerare l’estensione degli ammortizzatori sociali con reddito minimo garantito per tutelare lavoratori precari, apprendisti e lavoratori di aziende con meno di 15 dipendenti (esclusi dal mondo del lavoro senza alcuna indennità); ridurre la pressione fiscale attraverso detrazioni per redditi fino a 30mila euro; promuovere nuova occupazione femminile con detrazioni fiscali ad imprese, diminuzione di tasse dirette a lavoratrici e sostegno per la creazione di imprese al femminile; aiuto alle imprese con sostegno al credito, rafforzamento dei Confidi, minore pressione fiscale, agevolazioni fiscali per investimenti, innovazione e ricerca, accelerazione pagamento debiti delle pubbliche amministrazioni; rilancio degli investimenti in infrastrutture, con il superamento del patto di stabilità e l’accelerazione per le opere immediatamente cantierabili da parte degli enti locali; promozione e valorizzazione del made in Italy con il rafforzamento di marchi e denominazioni controllate; promozione dell’economia verde ed ecologica con agevolazioni fiscali su edifici per risparmio energetico, mobilità sostenibile, fonti rinnovabili, agricoltura.

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