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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio Pesaro e Urbino: «No ai fazzoletti verdi inneggianti alla Padania nelle istituzioni»

Approvato l’ordine del giorno presentato dal presidente della Provincia Matteo Ricci. Solidarietà ad Alemanno e Zingaretti dopo le dichiarazioni di Bossi

PESARO –  «No ai fazzoletti padani dentro le istituzioni». Il consiglio provinciale di Pesaro e Urbino ha approvato l’ordine del giorno presentato dal presidente della Provincia Matteo Ricci che invita il ministro dell’Interno Roberto Maroni e le alte cariche dello Stato ad adottare misure normative per «impedire l’ostentazione di simboli inneggianti ad altri Stati o alla seccessione del Paese». Un’ostentazione, si legge nel testo, tanto più «inaccettabile» quando «avviene all’interno delle sedi istituzionali». «Ci sono ministri – evidenzia Ricci - che continuano a dileggiare la bandiera italiana e snobbano le iniziative che celebrano l’unità del Paese». Il consiglio ha espresso anche solidarietà al sindaco di Roma Gianni Alemanno e al presidente della Provincia Nicola Zingaretti dopo le «parole ingiuriose» nei confronti dei cittadini romani proferite dal ministro Umberto Bossi («Spqr? Sono porci questi romani», ndr). «Ci stiamo abituando a cose incredibili – continua Ricci -. E’ ora di finirla di considerare battute esternazioni come queste. Altrimenti, a forza di battute, ci ritroviamo con le scuole tappezzate da simboli di partito, come è accaduto a Adro. La simbologia va bene fuori dalle istituzioni e fuori dalle scuole. All’interno delle istituzioni c’è solo una bandiera, quella della Repubblica italiana. Bisogna contrastare la secessione lenta in atto, che è un obiettivo sancito dallo stesso articolo 1 dello statuto della Lega Nord per l’indipendenza della Padania. Il Centro Italia, cuore e “cerniera” del Paese, sarà il garante dell’unità nazionale».

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