Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio, passa l’ordine del giorno di Savelli e Papolini sul porto di Vallugola

Ricci: «Documento è sintesi equilibrata e frutto di concertazione»

PESARO –  Il consiglio provinciale approva l’ordine del giorno di Renzo Savelli (Rc) e Massimo Papolini (Idv) relativo al porto di Vallugola (astensione di Pdl e Lega). «Il documento – ha detto Savelli – rappresenta l’espressione della maggioranza» e impegna «presidente e giunta provinciale a collaborare, a livello istituzionale, per giungere alla predisposizione di un progetto rispettoso dei piani sovraordinati». Si tratta di un testo emendato dagli stessi propositori rispetto all’ordine del giorno depositato in origine, che conteneva, tra l’altro, il riferimento ad «opporsi ad eventuali richieste di varianti». Roberto Giannotti (Pdl): «C’è un secondo progetto, sono state rilevate criticità, ma discutiamone. Che Vallugola sia da valorizzare è indiscutibile, non sono accettabili i pregiudizi di Idv e Rc. In ogni caso la rivisitazione del testo segnala la conflittualità all’interno della maggioranza». Ma Domenico Papi (Pd): «La minoranza vede divisioni che non esistono. Abbiamo la capacità di incontrarci e discutere con le nostre idee, anche eterogenee, che costituiscono una ricchezza e un valore aggiunto. La sintesi non deve stupire: è la nostra democrazia». Mattia Tarsi (Pdl): «Rc e Idv bloccano il percorso e sono un ostacolo al progresso. Pensiamo al lavoro che si può generare da un  progetto compatibile con sicurezza e impatto ambientale…». Papolini (Idv): «Non bisogna banalizzare: lo scopo della mozione è sollevare la questione in consiglio e approfondire un tema di trasformazione urbanistica che può riguardare il modello di sviluppo. Gli emendamenti non stravolgono l’impianto originario dell’ordine del giorno e vanno incontro alla concertazione. Noi “popolo del no”? Etichettarci così è una generalizzazione». Il capogruppo Pdl Antonio Baldelli definisce «coraggiosa» solo la prima versione della mozione («Non ammette repliche»): «La seconda, invece, è uno stravolgimento». Franca Foronchi (Pd): «Valorizzare è mantenere per potere fruire di un luogo. L’ordine del giorno è un’ottima sintesi, cerca un progetto rispettoso dell’ambiente. Non è che non si vuole fare nulla, ma bisogna pensare che si stabiliscono interventi e cambiamenti sui quali non si potrà tornare indietro». Chiude il dibattito Matteo Ricci: «Il tema è legato al modello di sviluppo. Parliamo di un luogo all’interno di un parco naturale, ma se il porto rimane così tra qualche anno avremo un problema di degrado. L’ordine del giorno è equilibrato e frutto di un percorso democratico. Il primo progetto era sovradimensionato, il secondo è migliore ma presenta criticità. Se il Comune vuole riaprire,la discussione siamo pronti a dare una mano. Chiaramente gli interventi dovranno essere compatibili con il contesto ambientale».    
In apertura di seduta interpellanza di Giannotti sul rischio esondazione: «Le casse di espansione a Muraglia e Santa Veneranda, per interventi definiti invasivi e per mancanza di risorse, non si faranno più», ha detto il consigliere del Pdl, rilevando «sprechi e ritardi per l’impiego delle risorse disponibili. Il risultato è che non c’è stata una tutela adeguata della città in questi anni». La risposta dell’assessore Massimo Galuzzi: «Per la cassa a Chiusa di Ginestreto, di competenza del Comune, ci sono risorse per realizzare un primo stralcio, anche grazie agli oneri che spettano ai privati derivanti dalla lottizzazione industriale. A Montecchio la cassa si farà e la Provincia curerà il progetto. A Santa Veneranda e Muraglia le risorse a disposizione saranno utilizzate per le opere di mitigazione. Poi valuteremo se fare o meno le casse, considerando finanziamenti e modifiche progettuali. Si sta concordando, inoltre, un’azione con consorzio di bonifica e prefettura per la diga di Mercatale. E ancora verificheremo possibili casse di espansione naturali lungo il Foglia e gli altri fiumi principali». Passa, con l’astensione del Pdl, l’ordine del giorno di Silvia Terenzi, Katia Perugini e Domenico Papi (Pd) che esprime «indignazione e ferma condanna» sul  disegno di legge presentato dai senatori De Eccher, Di Stefano, Bevilacqua, Bornacin, Totaro, finalizzato «all’abrogazione della dodicesima disposizione transitoria  e finale della Costituzione» (si tratta del divieto di riorganizzare, sotto qualsiasi forma, il partito fascista, ndr). Il documento auspica «il ritiro della proposta, che rappresenta un insulto al tessuto democratico del Paese e l’ennesimo tentativo di ledere nei suoi valori fondanti la Carta costituzionale».
Il presidente del consiglio Luca Bartolucci, i vicepresidenti Renzo Savelli e Mattia Tarsi, il presidente Matteo Ricci e tutti i consiglieri salutano e premiano il segretario uscente Roberto Rondina (direttore dell’Ente fino al 2009), sottolineandone «competenza, disponibilità, professionalità e umanità».

torna all'inizio del contenuto