Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio, il dibattito sul liceo classico

Rifiuti dal Titano, approvato l’ordine del giorno della maggioranza

PESARO – Il consiglio provinciale apre con il dibattito sul Mamiani. Presenti nella sala Pierangeli i rappresentanti dei comitati dei genitori dei 3 indirizzi . L’assessore Massimo Galuzzi: «La Provincia ha fatto una ricognizione complessiva su tutti gli edifici scolastici. Le problematiche maggiori sono state riscontrate al Morselli. Abbiamo presentato il progetto, chiedendo un finanziamento di un milione e 200mila euro. Le risorse che ci sono state assegnate ammontano a 800mila euro. Il progetto è stato ridotto. Interverremo sulla parte in cemento armato, dopo le valutazioni dei tecnici. Nella parte coinvolta dai lavori ci sono 14-15 classi, che vanno temporaneamente spostate. Si sono liberati spazi idonei al Campus. La soluzione alternativa è stata trovata. Stabilire chi si doveva spostare competeva alla scuola e non alla Provincia. Ora il bando dei lavori è uscito, faremo il possibile per completare i lavori secondo il cronoprogramma. A novembre si prevede l’avvio degli interventi, che richiedono 7 mesi di tempo. Abbiamo previsto anche incentivi in più per la ditta per accelerare i tempi, tramite una clausola. Qualcuno dice che il disegno era vendere il Mamiani e il Morselli per ripianare il bilancio della Provincia? Ma se non sono neanche nostri gli edifici…». Infine: «Il trend del Mamiani sulle iscrizioni è in crescita nei 3 indirizzi. Stiamo studiando soluzioni per gli spazi. Esempi? La delegazione del consiglio d’istituto ha proposto una ridistribuzione al Morselli, dopo i lavori. Altra via è recuperare 3 aule dal Mamiani ricavandole dalle segreterie, per cui mettiamo a disposizione altri spazi della Provincia. Confermiamo questa disponibilità. E poi c’è l’ipotesi del Mengaroni e del Perticari. Già dal 2013 si trasferiranno al Mengaroni 7 aule. E c’è anche l’opportunità di ottenere altri ambienti». L’assessore Domenico Papi: «L’atteggiamento della Provincia è stato ineccepibile. Ha avuto rispetto dell’autonomia dell’istituzione scolastica». Il capogruppo Pdl Antonio Baldelli: «La giunta non dà risposte a domande precise. Solo oggi apprendiamo che il problema della scuola è serio, non dovuto alla contingenza del momento. Della vendita del Mamiani ha parlato Sel, una costola politica della maggioranza. E dopo solo 15 giorni, invece, i comitati sono stati accusati di demagogia dalla stessa compagine. Quando i soldi c’erano, perché la programmazione della manutenzione scolastica non si è fatta? Se non si fossero sottoscritti i derivati, magari, ci sarebbero state le risorse per i lavori nelle scuole e per assicurare ai nostri giovani ambienti sicuri». Roberto Giannotti (Scelta civica): «Gravi responsabilità politiche sugli annunci e sugli atti relativi alla possibilità del trasferimento tout court al Campus. Da lì e nato l’equivoco, insieme alla mobilitazione. Ora le questioni fondamentali sono tre: il classico deve ritornare nella sua sede naturale nell’anno scolastico 2014-2015; i lavori devono essere realizzati nei tempi previsti senza sbavature. In più c’è il nodo del traffico nell’area Campus. E dei trasporti, che vanno potenziati. Diciamo no alla spoliazione delle istituzioni scolastiche dal centro storico». Alla fine, l’assemblea approva due ordini del giorno sul tema. Il primo, presentato da Renzo Savelli (Rc), votato dalla maggioranza con l’astensione dell’opposizione, che «considerata la decisione adottata dagli organi della scuola in vista dei lavori (classico al Campus; linguistico al Mamiani; Scienze umane in parte al Morselli, in parte al Perticari)», impegna «il presidente e la giunta ad effettuare tempestivamente il trasferimento dei materiali nelle sedi del Campus e del Perticari; a seguire con la debita attenzione i lavori al Morselli in modo da renderlo riutilizzabile fin dal  2014-2015, garantendo da tale anno scolastico il rientro del classico al Campus: a verificare l’agibilità delle palestre; a contattare Adriabus per aggiornare le corse rispetto all’aumentato numeri di studenti del Campus; a predisporre gli opportuni provvedimenti in caso di ulteriore aumento delle iscrizioni al linguistico, per non ritrovarsi ogni anno con il problema di parziali o totali trasferimenti». Approvato anche l’ordine del giorno di Scelta civica, Pdl e Lega - firmato da Giannotti, Baldelli e Lunghi - con astensione della maggioranza, che «ribadisce l’opportunità che dall’anno scolastico 2014-2015 gli alunni del classico rientrino comunque nella sede di via Gramsci».


I rifiuti del Titano. Approvato, con il voto contrario del Pdl e l’astensione della Lega, l’ordine del giorno presentato da Daniele Tagliolini (Pd) e dalla maggioranza che esprime «contrarietà alla metodologia attivata per la sottoscrizione dell’accordo tra Regione Marche e San Marino per lo smaltimento dei rifiuti speciali» prodotti nella Repubblica del Titano. Il capogruppo Pd: «Siamo contrari rispetto al metodo e chiediamo in tempi brevi la convocazione di un consiglio per affrontare l’argomento dei rifiuti analizzato nella sua complessità, in relazione alla prevenzione, al riuso, al riciclo e al recupero».  Non passa l’ordine del giorno presentato dal Pdl, firmato da Baldelli, Foschi e Perlini, che manifesta la «contrarietà al conferimento nelle discariche della provincia dei rifiuti di San Marino» (voto contrario della maggioranza; astenuti Pascucci, Rovinelli e Savelli). Nel corso del dibattito i consiglieri della minoranza prendono posizione contro l’accordo votato dal consiglio regionale. Baldelli: «Censuriamo la giunta regionale per l’iniziativa assunta in modo unilaterale, senza concertazione con le autonomie locali coinvolte. Chiediamo alla Provincia di opporsi in modo fermo. Ogni conferimento ulteriore estinguerà anticipatamente le nostre discariche. Se non ci opponiamo senza se e senza ma, domani vi troverete ad aumentare la tassazione sui rifiuti perché magari saremo costretti noi a dover trovare discariche in altre regioni». Tagliolini: «Dal punto di vista normativo, non possiamo votare l’ordine del giorno della minoranza, perché andremo in contrasto con la normativa nazionale che vede le nostre discariche legate a rifiuti speciali non pericolosi». Elisabetta Foschi (Pdl): «L’oggetto è legittimo perché la Regione si è permessa di individuare le discariche nel territorio provinciale. Sennò facciamo finta di non vedere e di non sentire, come sulla sanità. Poi quando i buoi sono scappati ci svegliamo. Marche Multiservizi ha già dichiarato la sua disponibilità perché gli utili fanno gola». L’assessore Tarcisio Porto: «L’opposizione cavalca il caso in termini non oggettivi. La polemica non ha senso: questi rifiuti non entrano nel circuito pubblico. Per gran parte sono ‘speciali non pericolosi’, gestiti dal circuito tra i privati. Gli altri rientrano nei codici dell’allegato verde, rispetto al regolamento comunitario per gli accordi internazionali sullo scambio dei rifiuti. Sono assimilati agli urbani. Opporsi  ai rifiuti da fuori è impossibile, non si può andare contro la normativa». Dopo la premessa, l’assessore puntualizza: «E’ fondamentale un approccio serio sotto il profilo del controllo, monitoraggio, gestione dei flussi. Farò di tutto per rendere trasparente tutto il percorso. Che finora è stato molto nebuloso, a mio avviso, dal punto di vista amministrativo: se la Regione non ci coinvolge all’interno di un quadro chiaro, invece di spedire i miei uffici a fare le verifiche, mi rivolgerò al nucleo operativo ecologico dei carabinieri.  Non saneremo la cattiva gestione della vicenda fatta da Ancona». Infine: «Attiverò tutte le procedure di indagine e verifica. Nella decisione sui siti del conferimento deve essere coinvolta anche la Provincia. Noi dobbiamo fare i controlli in ingresso dei codici, serve un accordo comune».

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