Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio, approvato il bilancio di previsione

Ricci: «Da noi approccio sobrio e corretto. Risolvere la questione del patto o è dramma per gli enti locali»

PESARO – Il consiglio provinciale approva il bilancio di previsione 2012: maggioranza compatta, astenuta l’Udc, voto contrario dai banchi di Pdl e Lega. L’assessore Renato Claudio Minardi fa i conti con «6 milioni di euro in meno rispetto al 2011, tra tagli e manovre», più «4 milioni spesi per la gestione dell’emergenza neve». Ribadisce: «Continuiamo con il nostro approccio: spending review e sobrietà per confermare l’impegno su sociale, servizi e sostegno alle famiglie. Sul personale, con il blocco del turnover recuperiamo, anche nel 2011, 840mila euro. Localmente siamo andanti avanti con rigore, anche a livello centrale ci saremmo aspettati lo stesso. E, invece, sentiamo parlare di miliardi e miliardi di euro spesi per i cacciabombardieri. I trasferimenti, però, sono stati azzerati. E grazie ai vincoli del patto di stabilità, abbiamo 27 milioni di euro in cassa per investimenti bloccati». L’assessore conta, tuttavia, di destinare «l’avanzo del 2011 per le spese delle nevicate» e «4 milioni e mezzo per la manutenzione delle strade», utilizzando residui di dpcm. Dall’opposizione, il capogruppo Pdl Antonio Baldelli nota «l’ingiustificato ricorso alle consulenze esterne e l’aumento di Ipt e addizionale Rca. Non è stata fatta chiarezza sugli swap. La società Valoreimmobiliare, poi, dov’è finita? I revisori dei conti non la menzionano». E presenta un emendamento (bocciato, ndr), insieme a Mattia Tarsi: «Lanciamo un segnale: taglio del 50 per cento del gettone di presenza dei consiglieri, riduzione delle indennità di giunta del 10 per cento e riduzione del numero degli assessori». Ma Matteo Ricci: «Siamo la giunta provinciale con il minor numero di assessori in Italia (7, ndr). Non accettiamo lezioni: prima bisognerebbe guardare da altre parti. Le indennità? Diamo le vere cifre, senza fare demagogia sul nulla: un assessore prende 2mila e 100 euro nette al mese per 12 mesi, il presidente della Provincia 3mila e 100 euro nette al mese per 12 mesi». Non solo: «I compensi dei dirigenti? Non li stabiliamo noi, c’è un contratto nazionale. Non è giusto che siano il doppio di quelli di un sindaco o di un amministratore, ma non dipende da noi». Così il presidente della Provincia sul bilancio: «L’approccio è corretto: nonostante i tagli, il calo della produzione e dei consumi e le minori entrate, senza l’emergenza neve non ci sarebbe stato bisogno nemmeno della previsione delle plusvalenze. La spesa è stata ridotta, sul personale è stato fatto un lavoro serio. Rinunciando all’auto blu per la multipla a metano, a inizio mandato,  ho voluto dare una linea anche all’Ente. Qualcuno ha ironizzato, ma due giorni fa il governatore della Toscana ha fatto la stessa scelta. Con il plauso di tutti». Ricci continua: «L’Rca? E’ aumentata in tutte le Province, come avevamo previsto, perché non è possibile fare diversamente». Ora per il presidente, «il nocciolo della questione è il patto di stabilità: si deve risolvere la questione, altrimenti è un dramma. Il ministro Passera, in questi giorni, ha chiamato  le banche per studiare la triangolazione ad hoc per la cessione del credito. Una cosa, questa, che a livello locale abbiamo fatto due anni fa. Non si può arrivare al punto in cui o saltano le aziende o saltano gli enti locali. La soluzione va trovata, altrimenti non c’è futuro». Roberto Giannotti (Pdl): «Gestione fallimentare dell’attività venatoria, errori sulla esternalizzazione dei servizi Iat, aumento dei contratti co.co.co. Come si può, poi, inglobare l’ex personale Cspa nel Megas senza un adeguato piano di sviluppo? Si prevedono competenze turistiche per il Megas e poi si esternalizzano i servizi». Giuseppe Magnanelli (Pd): «La Provincia, nonostante le difficoltà, non rinuncia a sostenere le famiglie e le imprese, grazie a una politica selettiva, rigorosa ed equilibrata di contenimento delle spese. E’ tutto fuorché un ente inutile e sprecone». Giulio Tomassoli (Pdl): «Per l’emergenza neve sono stati spesi 3 milioni e mezzo di euro. Chieti e Teramo, che hanno 400 e 300 chilometri di strade in più di Pesaro e Urbino, hanno speso circa un milione e mezzo di euro a testa. Forlì e Cesena? Idem. Le entrate tributarie? Sono aumentate di 6 milioni di euro in due anni». Ribatte Minardi: «Dobbiamo fare il bilancio con 6 milioni di euro in meno rispetto al passato. Le spese per la neve? Non dipendono dai chilometri delle strade, ma dalla quantità di neve caduta». Sul personale: «Gli incarichi sono stati ridotti a zero. Sottobosco di co.co.co? E’ la forma giuridica consentita per la docenza della formazione professionale». Daniele Tagliolini (Pd): «Sprechi? All’interno della maggioranza ci sono amministratori locali che non prendono neanche il gettone di presenza. Sui banchi dell’opposizione, invece, ci sono consiglieri che hanno rimborsi forfettari di 1400 euro al mese, altri ancora prendono vitalizi. Prima di criticare le scelte sobrie messe in campo dalla Provincia, facciano proposte vere e reali. Che tocchino anche i loro benefici». Giorgio Cancellieri (Lega): «Eliminiamo tutti i rivoli delle spese non inderogabili. Ma bisogna ammettere che Ricci, sulla riduzione delle spese per il personale, ha avuto il giusto approccio». Gaetano Vergari (Psi): «Sbloccare il patto significa dare una speranza di operatività. Ma ciò non avverrà, perché i fondi bloccati sono la garanzia del debito pubblico. La tecnocrazia sta mettendo al bando la rappresentanza». 
Chiude Domenico Papi (Pd): «E’ un bilancio trasparente e concreto. Attenzione: se si rincorre la demagogia e il populismo si sceglie una strada pericolosa».
In apertura di seduta, Giannotti evidenzia «l’inspegabile retromarcia di Trenitalia sul ripristino degli Eurostar. Serve un’azione di protesta, la partita non va accantonata. Subito tavolo permanente con enti locali, pendolari e famiglie». Minardi e Ricci: «La battaglia va avanti, terremo alto il livello della vertenza con modalità trasversali».

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