Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

Con il progetto Centoborghi risorge la torre di Maciano

Domani a Pennabilli l’inaugurazione dell’antica opera, restaurata grazie al contributo della Provincia

la Torre prima e dopo il restauro

PESARO. Un’antica torre in pietra dall’originale forma cilindrica che si reinventa “totem della democrazia e della pluralità”. E’ la torre di Maciano, nel comune di Pennabilli, appena restaurata grazie ad un contributo di 50mila euro elargito dall’amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino, attraverso il progetto Centoborghi dell’assessorato ai Beni storici, artistici e archeologici.

Un finanziamento, quello della Provincia, richiesto dal Comune di Pennabilli, che ha coperto le spese per la restante parte (l’importo complessivo dei lavori ammonta a circa 116mila euro), con l’obiettivo di restituire un’adeguata dignità architettonica ad un monumento antico e particolare per forma e struttura.

Ma c’è di più, perché, dopo l’inaugurazione di domani, sabato 19 luglio (la cerimonia è prevista alle 17, alla presenza del sindaco di Pennabilli, Stefano Paolucci, del presidente della Provincia, Palmiro Ucchielli, e dell’assessore provinciale ai Beni storici, artistici e archeologici, Paolo Sorcinelli), la torre circolare dovrebbe trasformarsi, entro breve, in un luogo di memoria, custode dei primi Statuti democratici di Maciano, risalenti nientemeno che al 1406.

Statuti conservati fino ad ora nella Biblioteca Oliveriana di Pesaro e che, grazie al recupero della torre, potrebbero fare ritorno nel luogo più adatto alla loro conservazione, quello, cioè, in cui furono redatti (Maciano, tra l’altro, si è distinto nel corso dei secoli per aver dotato la propria comunità di uno statuto democratico con largo anticipo rispetto a molte altre realtà).

 

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