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Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Commissione provinciale del lavoro convocata in forma allargata. Ricci: “Nei prossimi mesi visiterò 100 aziende”

Ne sono entrati a far parte Inps, Inail, Camera di Commercio, Direzione provinciale del lavoro e “Italia Lavoro”. Ad ottobre nuovo incontro per mettere in campo ulteriori misure per fronteggiare la crisi

PESARO – Nuove azioni concrete per fronteggiare la crisi economica e occupazionale verranno messe in campo ad ottobre dalla Commissione provinciale del Lavoro, che da questa mattina si è “allargata” con la presenza, oltre che dei membri “storici” (organizzatori sindacali, associazioni datoriali, rappresenti degli enti locali e della società civile) anche di Inps, Inail, Camera di Commercio, Direzione provinciale del Lavoro, “Italia Lavoro spa”.

La riunione della commissione, che da ottobre vedrà anche la presenza della Regione Marche, è stata sollecitata dal presidente della Provincia Matteo Ricci per avere un quadro dettagliato della situazione locale e cogliere segnali e riflessioni da parte di chi tocca con mano le difficoltà dei cittadini e delle imprese, per trovare ulteriori misure condivise da adottare.

“La coesione tra le parti sociali – ha detto Matteo Ricci – è sempre stata un elemento di forza di questo territorio. Procedere insieme nella soluzione dei problemi ci consentirà di aggredire le nuove sacche di povertà e di aiutare le imprese a tornare ad investire ed assumere persone. Oltre ad azioni di resistenza, abbiamo provato a fare azioni di innovazione, puntando su nuovi settori che già stanno creando posti di lavoro: il turismo, la green economy e la domotica. Pur sapendo che le ricette locali per risolvere i problemi nazionali sono poche, quello che possiamo fare insieme è nostro dovere farlo. Nei prossimi mesi vorrei visitare un centinaio di aziende del territorio per avere il polso della situazione con imprenditori, artigiani, lavoratori”.

Come evidenziato dall’assessore provinciale alle Politiche del lavoro e formazione Massimo Seri, il territorio mantiene un tasso di disoccupazione intorno al 5%, “ma il dato più allarmante è rappresentato dagli inattivi, cioè quelle persone scoraggiate che non cercano più lavoro né opportunità di formazione e dunque scompaiono anche dalle statistiche. Oltre alle migliaia di iscritti ai Centri per l’impiego di Pesaro, Fano e Urbino, ci sono infatti tanti giovani e meno giovani che vanno rimotivati con azioni di orientamento. Lo stesso orientamento e politiche del lavoro che abbiamo messo in piedi per quanti percepiscono ammortizzatori sociali in deroga. A fronte di questa situazione, c’è però uno spirito imprenditoriale che sta emergendo in molti giovani e che va supportato, come già stiamo facendo”.    

Impressionante il dato riferito dal direttore provinciale dell’Inps Francesco Ricci sulla cassa integrazione: se nel 2007, cioè prima della crisi, nel territorio provinciale erano state 328mila le ore di cassa integrazione, nel 2010 se ne sono registrate 8 milioni e 600mila. Quanto alle domande per l’indennità di disoccupazione, dalle 2.600 del 2008 si è passati a 4.400 nel 2010.

All’attenzione della Commissione provinciale anche le situazioni di nuove povertà dovute alla perdita del lavoro, così come quei casi, sottolineati da Camera di Commercio e Confcommercio, di lavori che nessuno vuole più svolgere: panettieri, fornai, sarte, badanti, installatori di infissi ecc.

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