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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Cittadinanza onoraria a figli di stranieri nati in Italia, Ricci porta il ministro Kyenge al Rossini

La cerimonia martedì alle 11 nel teatro nobile della città. «No allo “ius soli”? E’ opporsi al futuro»

PESARO – Matteo Ricci sceglie di nobilitare la cerimonia per la cittadinanza onoraria ai bambini figli di stranieri nati nella provincia: «A fare da cornice all’appuntamento con il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge sarà l’“agorà” più importante della città». L’iniziativa istituzionale è così in programma martedì 28 maggio, alle ore 11, nel teatro Rossini. «Siamo stati la prima realtà italiana – osserva Ricci - a proporre la cittadinanza onoraria per i figli degli stranieri nati a Pesaro e Urbino, come mezzo di spinta per una legge nazionale verso lo “ius soli”. Dopo la nostra presa di posizione, sono stati più di cento i consigli comunali che hanno fatto altrettanto. Su questo tema i cittadini sono molto più avanti della classe politica. Finalmente abbiamo un ministro che ha preso di petto la questione e la sta portando avanti con determinazione». Secondo il presidente «si tratta di un messaggio culturale da dare non solo al parlamento ma anche alle nuove generazioni. Sono un padre e accompagno tutti i giorni i miei due figli all’asilo e a scuola. Molti bambini nati in Italia da genitori stranieri sono i loro compagni di giochi e migliori amici. Vengono a casa mia, ci parlo abitualmente, conoscono e cantano l’inno nazionale meglio di tanti italiani». Per questo Ricci ritiene lo “ius soli” «una questione che attiene anche alla formazione. E abbiamo coinvolto le scuole, che hanno aderito con convinzione. Ringraziamo i presidi e l’Ufficio scolastico provinciale». Pertanto platea di 520 alunni della scuole, con 7 istituti pesaresi presenti (Marconi, Benelli, Santa Marta, Mamiani, Bramante, Genga, Pirandello). «I bambini e ragazzi – continua il presidente - riceveranno gli attestati, nei quali sarà riportato il semplice concetto che chi è nato in Italia ha diritto di essere cittadino italiano». In più, saranno consegnate anche magliette azzurre, stampate con le strofe dell’inno di Mameli. Chi non potrà partecipare nella mattinata di martedì, riceverà comunque l’attestato nei prossimi giorni. Saliranno sul palco per gli interventi, insieme a Kyenge, Ricci e al sindaco Luca Ceriscioli, anche un bambino nato in Italia da genitori stranieri e una bambina italiana. L’iniziativa organizzata da Provincia e Comune è sostenuta dal comitato Unicef provinciale.
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia aveva condannato duramente tutti i blitz contro il ministro: «Essere contrari allo “ius soli” significa opporsi al futuro. Fin dall’inizio conduciamo una battaglia per questo diritto, sosterremo Kyenge fino in fondo e siamo orgogliosi di avere il ministro con noi. E l’idea del completamento di un ciclo scolastico basterebbe a tranquillizzare i timori di chi pensa che in Italia si verrebbe solo per partorire».

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