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Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Cerimonia al Furlo per l’intitolazione del “Museo del Territorio”, presente il Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone

Insieme al Prefetto Alessio Giuffrida ed al presidente della Provincia Matteo Ricci ha scoperto una targa ed un cippo in pietra dedicati all’ispettore generale Lorenzo Mannozzi Torini

FURLO DI ACQUALAGNA – Suggestiva cerimonia, questa mattina al Furlo di Acqualagna, per l’intitolazione del “Museo del Territorio” alla memoria dell’ispettore generale del Corpo Forestale dello Stato Lorenzo Mannozzi Torini (1908 – 1995), precursore delle moderne tecniche di tartuficoltura.

A sottolineare il valore dell’iniziativa, promossa dalla Provincia di Pesaro e Urbino (ente gestore della Riserva naturale statale Gola del Furlo) e dal Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con il Comune di Acqualagna, erano presenti il Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone (salutato dal picchetto d’onore), tutti i rappresentanti della Forestale delle Marche e numerose autorità civili e militari.

All’ingresso della riserva, il Prefetto di Pesaro e Urbino Alessio Giuffrida, il presidente della Provincia Matteo Ricci e Cesare Patrone hanno scoperto una targa ricordo ed un cippo in pietra realizzato dall’artista di Acqualagna Luigi Campanelli. Presenti anche Franca Valdambrini, nipote dell’ispettore Lorenzo Mannozzi – Torini (che ha ricevuto una targa ricordo) ed un altro parente, Simone Pineschi.

“Oggi - ha detto il presidente della Provincia Matteo Ricci – dedichiamo il museo ad un amante della natura, simbolo del Corpo Forestale e di tutti coloro che dopo la seconda guerra mondiale lavorarono per ridare vigore alla montagna. Abbiamo bisogno di riscoprire l’amore per le nostre aree interne. I prodotti del bosco, quali funghi e tartufi, sono diventati per il territorio provinciale simbolo di grande sviluppo economico. Ringrazio il Corpo Forestale per l’importante collaborazione nella salvaguardia e tutela di questo territorio”.

Il sindaco di Acqualagna Andrea Pierotti ha ricordato come la prima tartufaia artificiale sia stata impiantata al Furlo e come grazie al vasto patrimonio di conoscenza nel settore, una delegazione (Comune di Acqualagna, Federazione Italiana Tartuficoltori Associati e Centro Sperimentale di Tartuficoltura) sia stata chiamata ad effettuare, la prossima settimana, una perizia scientifica sulla tenuta inglese del principe Filippo, duca di Edimburgo, che vorrebbe veder nascere una tartufaia nei propri terreni.

Il prefetto di Pesaro e Urbino Alessio Giuffrida ha sottolineato la scrupolosa dedizione e sensibilità per lo sviluppo montano dell’ispettore generale Mannozzi Torini, esempio importante di salvaguardia e tutela dell’ambiente, a cui si deve gran parte del patrimonio demaniale forestale delle Marche.

Dopo i saluti dei comandanti provinciale Carlo Carbini e regionale Antonio Giusti, il Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone, nell’evidenziare l’importanza di una formazione nelle scuole per atteggiamenti virtuosi nella tutela dell’ambiente, ha ricordato come lo sviluppo ambientale vada collegato ad una vera cultura della legalità. “Il Corpo forestale dello Stato - ha detto - si occupa anche di polizia ambientale, rilevando oltre il 50% dei reati in questo settore. Vorremmo avere sezioni di polizia giudiziaria del Corpo Forestale presso ogni Procura della Repubblica”.  

Si sono poi susseguiti gli interventi del responsabile tecnico della Riserva naturale statale Gola del Furlo Leonardo Gubellini, del consigliere provinciale Bruno Capanna, del vice questore aggiunto del Corpo forestale dello Stato Maurizio Cattoi (che ha approfondito la figura di Mannozzi – Torini) e del responsabile del Centro Tartuficoltura della Regione Marche Assam Gianluigi Gregari, che ha ricordato l’importanza delle tecniche di Mannozzi Torini nella moderna tartuficoltura. Per concludere con l’intervento del dirigente e responsabile della gestione della Riserva del Furlo Maurizio Bartoli, che ha lanciato un’idea, condivisa dai presenti. “Sarebbe bello – ha detto – se intorno alla figura di Mannozzi Torini si creasse una scuola di formazione per lo studio della tartuficoltura”.

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