Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Centralinista telefonico non vedente”, 17 disabili visivi hanno concluso il corso promosso dalla Provincia

Tagliolini: “Avete centrato un obiettivo importante per la vostra vita”. Mencarini: “A Pesaro ci sono ancora posti vacanti in aziende private, qualche speranza di collocamento per questi ragazzi c’è”

PESARO – Sono stati impegnati in 800 ore di formazione, di cui 544 in aula e 240 di stage, i 17 disabili visivi che hanno frequentato il corso per “Centralinista telefonico non vedente” promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino con finanziamento regionale, conclusosi con un esame e la consegna degli attestati di qualifica professionale da parte del presidente Daniele Tagliolini e del responsabile Area formazione Claudio Andreani, presenti la presidente provinciale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Maria Mencarini e Silvia Marsili, responsabile dell’ente di formazione “Co.Meta” che ha gestito il corso in collaborazione con l’Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione delle Marche.

“Oggi per voi è un momento di gioia – ha detto Daniele Tagliolini - perché avete centrato un obiettivo importante per la vostra vita. Quando si assiste al completamento di un percorso, si vede attuato anche un impegno che si prende verso tutta la comunità. Mi auguro che il corso per centralinista telefonico non vedente diventi un’attività formativa continuativa prevista dalla Regione Marche”.

“Ringrazio sia la passata amministrazione che ha creduto nel corso, sia quella attuale che l’ha portato avanti – ha detto Maria Mencarini – poiché finora questi percorsi venivano organizzati solo a Bologna e Trieste. Nonostante la crisi, una speranza di collocamento per questi ragazzi c’è, visto che la legge 113/85 prevede che nelle aziende private che hanno un centralino con più di 5 linee e nelle aziende pubbliche che hanno un centralino anche con una sola linea, il 51% delle postazioni di operatore telefonico sia riservato a non vedenti. Dei 17 corsisti, 7 sono del territorio provinciale. Tre di loro hanno perso la vista da adulti e, dopo aver perso anche il lavoro, avevano bisogno di essere riqualificati. Ora sono pronti ad affrontare altre attività. A Pesaro ci sono diversi posti vacanti in aziende private, di cui alcune di grandi dimensioni”.

La Mencarini ha evidenziato un altro aspetto importante. “Finalmente, anche nelle Marche riusciremo ad attuare il ‘decreto Salvi’ del 10 gennaio 2000, che prevede figure equipollenti al centralinista non vedente, come l’Operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli Uffici relazioni con il pubblico. I partecipanti hanno seguito anche lezioni di marketing, comunicazione, inglese e spagnolo, così da essere in grado di fare accoglienza allo sportello per le prime necessità”.

“I corsisti – ha sottolineato Silvia Marsili – hanno acquisito maggiore autostima e consapevolezza di sé, anche grazie a strumenti come il programma Jows. Anche gli stage sono stati fondamentali, con riscontri più che positivi tra i soggetti ospitanti”.

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