Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: n.g.

Capponi: “Ancora in attesa per l’Agroter”

L’assessore all’Ambiente ribadisce il nulla di fatto sulla questione, nonostante le continue pressioni istituzionali

PESARO. Trasmettiamo, di seguito, l’intervento dell’assessore ai Beni ambientali, Sauro Capponi, sulla questione Agroter.

Credo sia opportuno sottoporre all’opinione pubblica le ultime iniziative intraprese dall’amministrazione provinciale nei confronti della ditta Agroter Spa di Mondavio. Iniziative che costituiscono alcuni dei fondamentali procedimenti amministrativi ed istituzionali rispondenti alle funzioni e alle responsabilità della Provincia, nonché ad una particolare sensibilità che ci ha sempre contraddistinti.

In seguito alla “riunione concernente talune procedure in materia di normativa ambientale” svoltasi il 21 gennaio 2005, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le politiche comunitarie), abbiamo esposto con energia e vigore l’intera problematica Agroter, chiedendo alla Commissione e ai rappresentanti della Presidenza e dei Ministeri competenti lo stanziamento di adeguati fondi. La stessa Commissione ha richiesto la presentazione di un progetto per poter elargire tali fondi, il quale è stato successivamente e tempestivamente inviato. L’invio di tale documentazione è stata integrata da diverse lettere e telefonate allo scopo di accelerare la procedura. Ci siamo naturalmente attivati anche con la Regione, secondo quanto disposto dall’articolo 13 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, al comma 2, nel quale si sottolinea il ruolo della Regione medesima e in cui si precisa che “entro centoventi giorni dall’adozione delle ordinanze di cui al comma 1, il Presidente della Giunta regionale promuove ed adotta le iniziative necessarie per garantire la raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti”. Con lettera del 16 febbraio 2005 e con successivo sollecito del 6 aprile 2005, si è richiesto un intervento istituzionale da parte della Regione connesso alle iniziative e all’operato amministrativo susseguenti all’emanazione dell’ordinanza provinciale n. 5/2004. Nella stessa lettera si richiedeva che, da parte della Regione Marche, venisse organizzato un incontro istituzionale dove le diverse istanze e necessità potessero a loro volta confluire in un intervento complessivo ed immediato, in virtù delle funzioni richiamate. Alla data di oggi non abbiamo ancora avuti riscontri, nonostante da Roma e dagli Uffici Ministeriali, siano state date ampie rassicurazioni in merito. Da parte nostra non è mai venuta meno la doverosa pressione istituzionale, anzi, le nostre iniziative si sono sempre caratterizzate per una crescente opera di sensibilizzazione nei confronti degli interlocutori citati. Ora siamo in attesa, pur profondendo tutte le energie richieste.

 

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