Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

«Cantiere ex Amga, la Provincia segue la vicenda»

In consiglio l’assessore Porto ha condannato il comportamento della ditta

PESARO –  «Non abbiamo ricevuto comunicazioni formali, né denunce o segnalazioni ufficiali. Abbiamo noi stessi contattato i carabinieri del Nucleo operativo ecologico per tenerci aggiornati sulla vicenda. Ora aspettiamo gli esiti dell’indagine della magistratura e gli accertamenti in corso dell’Arpam. Seguiamo la vicenda con attenzione, per capire se l’area dovrà essere bonificata. Ci sono stati materiali contaminati prelevati e immessi in siti non autorizzati: ci tranquillizza il fatto che gli idrocarburi non sono idrosolubili. Ma condanniamo il comportamento della ditta, che non si è fermata e non ha segnalato la presenza delle cisterne». Così l’assessore all’Ambiente Tarcisio Porto ha risposto a Roberto Giannotti (Pdl), che in consiglio provinciale ha chiesto chiarimenti alla giunta sulle implicazioni legate alla responsabilità di vigilanza nel caso del cantiere all’ex Amga, posto sotto sequestro dal Noe su ordine della procura di Pesaro.

Spazio quindi all’interpellanza dello stesso Giannotti sul “degrado” della stazione ferroviaria di Pesaro. «Durante le piogge – ha spiegato il consigliere della minoranza – il sottopassaggio e le scalinate che conducono ai binari si allagano per giorni e gli ascensori di servizio sono inutilizzabili». Ha risposto l’assessore ai Trasporti Renato Claudio Minardi: «La Provincia non ha competenza in materia di trasporto ferroviario, ma abbiamo ritenuto ugualmente giusto farci carico delle problematiche. Ci siamo interessati promuovendo congiuntamente al Comune un’istanza nei confronti della Regione. Che ha la competenza in materia ed più vicina al gestore dei servizi.  Per lo scorso novembre era programmato l’intervento di ristrutturazione dell’edificio pesarese da parte di Centostazioni, società del gruppo delle ferrovie dello Stato. Sono previsti lavori per 600mila euro, con opere che vanno nella direzione della risoluzione dei problemi. In base al contratto siglato con Centostazioni, ci sono 14 mesi per realizzare i lavori, perché il termine previsto è per l’inverno 2011. Seguiremo con attenzione le operazioni».

Approvata definitivamente la variante generale al Prg di Sant’Angelo in Lizzola, con l’astensione di Udc, Lega e Pdl. E il presidente Matteo Ricci annuncia novità sul fronte urbanistico: «Ad inizio legislatura ci siamo concentrati sulle azioni necessarie per contrastare la crisi economica. Ma parallelamente ritengo giusto, ora, aprire una fase nuova. La crisi ha cambiato le dinamiche sociali e dobbiamo pensare al futuro in chiave strategica. Lanceremo il progetto “Provincia 2020”, dove apriremo una vasta fase partecipativa sui grandi temi urbanistici, nuovo ospedale, infrastrutture, ferrovie». Ricci ha alzato il tiro: «Serve una visione strategica di lungo periodo: non abbiamo l’ambizione di diventare la Provincia più ricca d’Italia, ma vogliamo raggiungere il primato del Benessere interno lordo, della qualità della vita e della crescita sostenibile. L’architrave sarà il nuovo Ptc. Quello attuale risale agli anni’90, ma i modelli reali sono cambiati e dobbiamo reimpostare il nostro piano di sviluppo alla luce dell’attualità. Tra l’altro, il progetto rafforzerà il ruolo del consiglio provinciale, che dovrà votare le iniziative definite nella fase partecipativa e di confronto, aperta a tutti».

E’ passata l’istituzione della commissione consiliare per le pari opportunità. I 2 consiglieri uomini di maggioranza e opposizione sono Renzo Savelli (Rifondazione ) e Daniele Lunghi (Lega). Ma è stato necessario, prima, emendare all’unanimità la delibera, sostituendo la partecipazione all’organismo automatica delle consigliere con la partecipazione delle stesse «previa accettazione»: Elisabetta Foschi (Pdl), ha espresso infatti la volontà di non partecipare all’organismo. «I principi sono condivisibili – ha spiegato - ma nei fatti, in passato, non si è fatto niente per realizzarli: è discriminante non potere scegliere se fare parte della commissione o meno».   

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