Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Cantiere A14 e interventi sul Genica, la Provincia precisa

Il dirigente Stefano Gattoni puntualizza dopo le dichiarazioni del consigliere comunale Mauro Mosconi

PESARO –  Il dirigente provinciale Stefano Gattoni interviene «sulle dichiarazioni fuorvianti rilasciate da Mauro Mosconi», relative al cantiere dell’A-14 in corrispondenza del Genica, lato Santa Veneranda. La premessa: «Abbiamo immediatamente risposto alle richieste di chiarimento del consigliere comunale, a cui abbiamo fornito anche tutta la documentazione, compresa l’autorizzazione». Punto primo: «L’intervento di intubamento provvisorio è inserito nel più generale progetto della terza corsia dell’A14 e del viadotto di Santa Veneranda. Ed è solamente finalizzato alle opere di cantiere. Il suo dimensionamento è stato progettato da professionisti responsabili: nel dettaglio, il diametro è stato calcolato sulla base di una piena che si possa verificare nel tempo di durata del cantiere. A cui è stato aggiunto un coefficiente di sicurezza». Gattoni prosegue: «L’autorizzazione, da noi rilasciata 17 mesi fa previa istruttoria tecnica, ha una durata limitata a due anni. E dunque mantiene la sua validità per altri 5 mesi, anche se la ditta ritiene di potere togliere il cantiere prima della scadenza, trovandosi avanti con i lavori». Non solo: «Nel periodo trascorso – osserva il dirigente – non ci sono state segnalazioni di danni a proprietà private, riferite al cantiere dell’autostrada, pur in presenza di piene dei corsi d’acqua di notevoli dimensioni (il riferimento è marzo 2011, ndr)». Conclude Gattoni: «Al termine del cantiere, non solo dovrà essere ripristinata la situazione antecedente, ma dovranno essere realizzati da Società Autostrade i lavori di sistemazione idraulica (allargamento della sezione e protezione spondale con gabbionate) del tratto del Genica, per una lunghezza di 125 metri, previsti nel progetto approvato. Interventi che miglioreranno sensibilmente l’officiosità idraulica»  Precisazioni che, osserva il dirigente provinciale «sono documentate negli autorizzatori. E sono le stesse fornite al consiglio comunale».

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