Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Bucci “ferito” da Juliette divenne un grande

Il settimanale “Gente” dedica un ampio servizio alla mostra di Fossombrone in Quadreria Cesarini

FOSSOMBRONE. «Bucci: un amore fallito lo rese un grande». Ad affermarlo è il settimanale “Gente” che, nel numero del 15 maggio, offre un ampio servizio alla mostra, allestita in Quadreria Cesarini fino al 9 novembre, che l’assessorato ai beni e alle attività culturali-editoria della Provincia e il Comune di Fossombrone hanno dedicato al maestro del “Novecento” italiano. Le pagine del periodico, arricchite da un colorato repertorio di immagini dei dipinti, fa riferimento a quando Anselmo Bucci (1887-1955), definito «uno degli autori italiani più importanti del secolo scorso», sorprese la ragazza francese di cui si era innamorato a letto con un altro uomo. Da allora Anselmo Bucci «decise di dedicare interamente la vita alla pittura». Il servizio, firmato da Riccardo Bianchi, apre un ampio ventaglio sulla rassegna forsempronese, soffermandosi su questo aspetto della vita privata dell’artista, che fu a tal punto ferito dal tradimento da rappresentarlo in un dipinto, “Gli amanti sorpresi” del 1921. L’episodio risale infatti al periodo in cui il pittore andò a Parigi per «espugnare l’arte là dove allora l’arte nasceva e si faceva». Ed espugnò anche il cuore di Juliette Maré, bellissima franco-algerina moglie insoddisfatta di un certo Leronge. La ragazza possiamo ammirarla pure nel quadro “Inverno in riviera”.

«Con lei - scrive il giornalista di “Gente” - arrivò anche un tempo di fortuna e di successi… Ma la favola parigina, come tutte le favole, era destinata a finire: quando nel 1914 scoppiò la guerra, Bucci decise di rientrare in Italia e l’anno seguente si arruolò nel Battaglione Ciclisti di cui facevano parte anche i futuristi. All’indomani della pace, tornò a Parigi: più che l’arte questa volta aveva in mente e nel cuore la sua Juliette. Lei però non l’aveva atteso, aveva un nuovo amante: Anselmo li sorprese nudi, avvinghiati nel letto», come il dipinto ben rappresenta. «Amareggiato cercò conforto nella pittura e in un attivismo sfrenato».

Apre il servizio giornalistico “I maschi” del 1922, ospitato nel Palazzo comunale di Fossombrone, che secondo Riccardo Bianchi è una delle massime espressioni dello stile “Novecento”, uno stile classico e solenne che Bucci stesso battezzò così per contrapporsi alle avanguardie. La tela, ampia 200 x 500 centimetri, raffigura un gruppo di uomini che spiano le amazzoni impegnate nel tiro con l’arco.

«È dipinto con la tecnica stilizzata e potente dello stile Novecento».

Ecco gli orari di apertura: fino al 30 giugno dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19; dal 1° luglio al 31 agosto dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 23; dal 1° settembre al 9 novembre dalle 10,30 alle 12 e dalle 16 alle 19. Chiusura lunedì, tranne i festivi.

Per informazioni: Quadreria Cesarini, telefono 0721.714650, Ingenia Servizi per la cultura, telefono 0721.370956.

 

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