PESARO. Bronzi misteriosi, bronzi contesi, bronzi apolidi. Non mancano gli aggettivi per la travagliata vicenda dei cavalieri di Cartoceto, uno dei rari complessi scultorei equestri dell’antichità arrivati fino a noi. Famosi anche per la battaglia “postuma” che hanno infiammato: da una parte Pergola che nel pesarese ne rivendica la paternità per il luogo del ritrovamento (nel giugno del 1946), dall’altra Ancona che vanta una migliore “vetrina” per i reperti. E come spesso accade… tra i due litiganti il terzo gode. O almeno così potrebbe sembrare dal titolo della prossima conferenza del professor Lorenzo Braccesi dell’Università di Padova, che avanza un inquietante dubbio: “Bronzi di Cartoceto o di Pesaro?”.
La nuova scoperta sarà al centro dell’incontro conclusivo della rassegna dedicata alla storia di Pesaro in epoca romana, rinviato a sabato 10 giugno (inizialmente era previsto venerdì 26 maggio) alle 17,30 nella sala del consiglio provinciale (in viale Gramsci 4). Il ciclo di conversazioni è stato organizzato dall’assessorato ai beni storici, artistici, archeologici, progetto “Cento borghi” della Provincia, guidato dal professor Paolo Sorcinelli.